La penalizzazione sportiva è stata di 3 punti sottratti alla classifica e 50mila euro di ammenda: responsabilità oggettiva per l’Avellino che paga le colpe di chi – secondo le indagini della Procura Federale e come da sentenza del TFN – è stato ritenuto responsabile di illecito sportivo, in questo caso Francesco Millesi (per Izzo si tratta invece di omessa denuncia).
La partita incriminata è Modena-Avellino conclusasi con la sconfitta degli irpini. E quel risultato risultò, alla fine, determinante per il mancato accesso ai playoff. Dunque, oltre al danno della penalizzazione (per la quale si confida in una riduzione in secondo grado) appare palese anche quello dovuto alla mancata partecipazione alla fase che avrebbe ipoteticamente potuto portare l’Avellino in serie A. Un danno sicuro è riferibile ai mancati incassi per non avere partecipa ai playoff.
Ma c’è pure il danno di immagine per questa brutta storia che ha fatto balzare l’Avellino ai…disonori (più che agli onori) delle cronache sportive per il coinvolgimento in un illecito sportivo sentenziato dal Tribunale Federale Nazionale (per adesso) con una severa condanna.
Per tutto questo, Walter Taccone ha preannunciato che l’Avellino si costituirà parte civile nel procedimento penale che si aprirà prossimamente e che vede coinvolti numerosi soggetti. In quella sede potranno emergere ulteriori elementi utili a spiegare come andarono effettivamente le cose per quelle partite. Con la giustizia penale il discorso è diverso rispetto a quello della giustizia sportiva.