Quando il nuovo Avellino è partito, c’era grande preoccupazione. Costruire una squadra il 23 agosto non sarebbe stata impresa facile, il ds Musa lo ha fatto, ha messo in piedi un buon organico (che comunque presenta qualche lacuna e che per mirare al primo posto va rinforzato). Le difficoltà maggiori a detta di addetti ai lavori e non sarebbero dovute essere quelle relative alla ricerca degli under.
A Sturno sono arrivate vagonate di giovani, con tanti che dopo un periodo di prova sono andati via. In questa primissima fase però a parte Sforzini e De Vena ci sono due baby che hanno dimostrato di essere pronti per il professionismo.
Si tratta di Alessandro Tribuzzi, calciatore che ha messo a segno 2 reti e che l’Avellino ha strappato al Rieti (formazione di serie C) e dell’irpino Fabiano Parisi, scoperto da Roberto Filarmonico e cresciuto ulteriormente a Benevento, sotto l’occhio attento dell’ex capitano irpino Simone Puleo.
Il primo è un esterno dalle enormi qualità tecniche , il secondo, invece ha dimostrato di avere il giusto carattere per affrontare un campionato difficile come quello di Interregionale.