Si è svolta stamani, nella Sala conferenze di Palazzo Nervegna, una conferenza stampa convocata dal vice sindaco Mauro D’Attis per aggiornamenti relativi alla vicenda-calcio. All’incontro erano presenti anche il presidente del Consiglio comunale Angelo Rizziello, il vice presidente Antonio Monetti ed il capo gruppo del PD Salvatore Brigante, “a dimostrazione del fatto – ha detto D’Attis in apertura di conferenza – che siamo tutti d’accordo sulla volontà di fare qualcosa per risolvere la situazione che, detto molto chiaramente, è davvero disastrosa. Al momento, infatti, le possibilità di salvare la Seconda Divisione sono quasi pari a zero”.
Detto ciò, il vice sindaco ha confermato di essere stato negli ultimi giorni a Napoli, presso lo studio “De Vita” (il commercialista del Football Brindisi 1912), dove ha conosciuto la reale situazione finanziaria della società che, per ciò che riguarda i debiti di natura prettamente sportiva (gli stipendi non ancora pagati ai giocatori) ammonta a circa un milione e mezzo di euro. Le possibilità, al momento, sono due. La prima, quella che l’Amministrazione sta tentando in extremis, è di salvare il titolo. A tale proposito, grazie ad una colletta, sono stati raccolti i 28mila euro necessari alla iscrizione – con riserva – della squadra al prossimo campionato di Seconda Divisione. “Con riserva perché – ha detto D’Attis – la domanda sarà accettata solo se entro il 12 luglio prossimo verranno ripianati tutti i debiti e sarà ricapitalizzata la società. Una possibilità molto remota.
Intanto, d’accordo con tutto il consiglio comunale, abbiamo costituito una Unità di crisi (al momento composta dagli stessi D’Attis, Rizziello, Monetti e Brigante in rappresentanza dell’intera assise n.d.r.) che, nel giro di qualche giorno, continuerà a contattare aziende ed imprenditori che possano garantire il proprio contributo per fare questo ultimo tentativo di salvataggio.
Dopodichè l’Unità di Crisi attuale sarà sostituita da un’altra composta da specifici professionisti i quali, sulla scorta del budget potenzialmente messo a disposizione da aziende ed imprenditori contattati, avvierà le trattative con i giocatori.
Solo e soltanto se le transazioni andranno a buon fine ed i giocatori saranno disposti a ridurre il totale delle loro spettanze – riducendo il debito complessivo di almeno due terzi – si potrà sperare di continuare con la Seconda Divisione.
‘Condizione sine qua non’ perché ciò possa realizzarsi sarà, però, che il presidente Pupino lasci il titolo sportivo, a titolo gratuito e senza nulla volere, al sindaco.
“Se questa prima possibilità non dovesse andare in porto – ha proseguito D’Attis – dobbiamo rassegnarci all’idea di ripartire – con le stesse forze imprenditoriali contattate – dalla Eccellenza. In un caso o nell’altro, la neo costituita società sarà composta esclusivamente da brindisini. A tale proposito, intendo sottolineare anche che il Comune – a causa dei danni di immagine che subirà a seguito di un eventuale fallimento – intende costituirsi parte civile contro chi ha cagionato questo dissesto”.