RIETI – Ha disputato 90′ con la brillantezza di un ragazzino. Era un punto fermo della mediana giallazzurra a tre la scorsa stagione, è in piena corsa anche per esserlo in un assetto diverso nella stagione che sta per iniziare.
Nel ritiro del Terminillo è stato inappuntabile, come tutti. In un clima generale – dicono i bene informati – molto diverso da quello di un anno fa. Sammarco ha cucito gioco in lungo e in largo, giocando la seconda partita in programma sabato al ‘Manlio Scopigno’ di Rieti. In coppia con Gori. Qualità e quantità nella zona nevralgica del campo al servizio della squadra e del nuovo credo tattico di mister Longo.
Anche per lui un passaggio sul ritiro e sul lavoro di questi giorni: “Innanzitutto ci tengo a dire che abbiamo lavorato bene e ci siamo trovati benissimo e per questo ringraziamo tutti per l’ospitalità. Sotto il profilo tecnico è stato fatto un buon lavoro, iniziando a conoscere il mister per capire anche cosa vuole da noi sotto il profilo tattico.
Il gruppo più o meno è lo stesso, con qualche innesto. Ed anche lì la conoscenza è stata abbastanza semplice, esattamente come far inserire i nuovi innesti”.
Sensazioni a livello personale e quali auspici per la stagione che sta per aprirsi?
“E’ normale che in ogni stagione, anche se il gruppo è rimasto per la maggioranza lo stesso, con l’arrivo di nuovi compagni, di un nuovo allenatore e nuovo staff, gli equilibri siano destinati inevitabilmente a cambiare. Siamo pronti alle novità che ci vengono proposte dal tecnico. E siamo carichi, abbiamo voglia di rivalsa per come è finita la stagione scorsa. Gli auspici sono buoni”.
A Sammarco la domanda più classica: con gli organici in via di definizione, che ipotetica griglia di merito si è fatta? Il comasco dribbla la domanda con eleganza e con motivazioni precise: “Non mi interessa fare questi giochini, sappiamo come i campionati siano strani e soprattutto la serie B. Dobbiamo solo pensare a lavorare giornata dopo giornata e stare sempre sul pezzo”.