Calcio, Taccone: “Pronto a lasciare per il bene dell’Avellino”

A.V. – Salta la trattativa con l’Onorevole Angelo D’Agostino o semplicemente il patron dell’Avellino Calcio Walter Taccone rimanda alla prossima settimana l’acquisizione della maggioranza del pacchetto societario del deputato di Scelta Civica? Una perplessità, nelle ultime ore, per molti tifosi che seguono le sorti dei biancoverdi: “Le trattative sono ferme alla prima volta che io Angelo ci siamo incontrati alla Mercedes, da allora non l’ho più sentito – dichiara il medico avellinese -. So che c’è in atto un’offerta ma non ne conosco il contenuto. Immagino e presumo che con il giorno festivo di mezzo, lunedì qualcuno si farà vivo”.

Il presidente del sodalizio biancoverde sembra essersi convinto a compiere un passo indietro e cedere un’alta percentuale di quote a D’Agostino consentendogli non solo l’ingresso in società, ma anche il potere decisionale: “Io non sono mai stato un accentratore, a differenza di quello che si pensa – precisa Taccone -.

Mi sono caricato sulle spalle le responsabilità di socio di maggioranza di un club calcistico andando sempre per la mia strada. Oggi, se qualcuno vuole affiancarmi o essere il principale attore, sono pronto a fare un passo indietro. Il calcio è diventato un’emozione troppo importante, che non mi fa stare più tranquillo e spensierato – confessa -.

Pesano troppo i risultati calcistici, quindi credo sia arrivato il momento di farmi da parte anche se non è una situazione facile perché lascio una parte del mio cuore in questa avventura. Tutte le cose, però, sono destinate a nascere, a crescere e a finire. E se ho preso questa dolorosa decisione è per il bene dell’Avellino. Lascio perché i tifosi vogliono subentri qualcuno che abbia più capacità economiche”.

Il socio di minoranza Michele Gubitosa ha più volte sottolineato che nel caso in cui Taccone bocciasse la proposta dell’imprenditore irpino, uscirebbe di scena: “Questa è una favola dietro la quale Michele si sta trincerando – continua Taccone -.

In questi due anni ha fatto dei grandi sacrifici per partecipare a questa iniziativa. Lo ha fatto veramente in maniera egregia e corretta. Avendo un 20%, probabilmente, ha accusato il fatto di non poter decidere autonomamente. Credo che Gubitosa sia arrivato ad un punto tale che non vuole andare avanti o sta creando un piccolo alibi perché crede che io non sia volenteroso di lasciare”.

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