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AVELLINO CALCIO – Quella corsa sotto i tifosi. La lunga cavalcata e l’abbraccio virtuale alla Curva. Angelo D’Angelo è sempre di più il simbolo di questo Avellino. Il capitano biancoverde, è l’unico superstite dalla serie D. Un giocatore salernitano di nascita, ma irpino d’adozione. Un elemento che ha praticamente preso per mano i suoi e trascinati alla conquista di questi punti importantissimi. Uomo simbolo, bandiera, di una squadra che con le unghie e con i denti ha conservato la cadetteria. … |
AVELLINO CALCIO – Quella corsa sotto i tifosi. La lunga cavalcata e l’abbraccio virtuale alla Curva. Angelo D’Angelo è sempre di più il simbolo di questo Avellino. Il capitano biancoverde, è l’unico superstite dalla serie D. Un giocatore salernitano di nascita, ma irpino d’adozione. Un elemento che ha praticamente preso per mano i suoi e trascinati alla conquista di questi punti importantissimi. Uomo simbolo, bandiera, di una squadra che con le unghie e con i denti ha conservato la cadetteria. Per un gruppo pronto a disputare la sua quarta annata di fila in B. Da lui si ricomincerà il prossimo anno. Su di lui si costruirà il nuovo lupo, una squadra pronta a riscattare la stagione di quest’anno. Una annata che tra gioie e dolori, ha comunque permesso agli irpini di conservare la seconda serie nazionale.
