D’Arrigo, il mea culpa e lo stato di confusione

D’Arrigo, il mea culpa e lo stato di confusione
La premessa è doverosa: la lista di infortuni è lunga e la sfortuna sembra perseguitare l’Avellino calcio.12. Ma qualche colpa il tecnico D’Arrigo ce l’ha eccome. Non è riuscito a dare una identità di squadra e di gioco all’Avellino. Ha capito, con notevole ritardo, come utilizzare gli under a sua d…

D’Arrigo, il mea culpa e lo stato di confusione

La premessa è doverosa: la lista di infortuni è lunga e la sfortuna sembra perseguitare l’Avellino calcio.12. Ma qualche colpa il tecnico D’Arrigo ce l’ha eccome. Non è riuscito a dare una identità di squadra e di gioco all’Avellino. Ha capito, con notevole ritardo, come utilizzare gli under a sua disposizione. La lettura che dà durante la partita e i relativi cambi spesso hanno lasciato spazio a notevoli dubbi e perplessità. Se poi si valuta la costruzione di azioni gol, tiri in porta e pericolosità offensiva della squadra, allora il quadro non è davvero confortante. Serve una sterzata. Di risultati, atteggiamenti tecnico – tattico e mentale. Serve un cambio di rotta che solo l’allenatore, se ha davvero la situazione sotto controllo, puo’ dare. L’esperienza ed il curriculum di D’Arrigo parlano da soli. Ora però servono i fatti. Serve dimostrare di essere davvero la squadra che doveva ammazzare il campionato. E per ora di tutto questo non c’è stato traccia.

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