Direttivo curva sud: “Ecco come sono andate le cose”

Le indagini sono a buon punto e sarà presto possibile stabilire come sono andate le cose, individuare gli autori dell’atto vandalico e mettere bene in chiaro le posizioni di quanti sono intervenuti in questa vicenda che ha trovato spazio a livello mediatico nazionale e forse anche internazionale.
Gli inquirenti hanno chiaro in mente come si sono svolti i fatti, ricostruiti minuziosamente attraverso testimonianze e l’ausilio di immagini registrate. Poi ognuno dovrà rispondere per le proprie …


Le indagini sono a buon punto e sarà presto possibile stabilire come sono andate le cose, individuare gli autori dell’atto vandalico e mettere bene in chiaro le posizioni di quanti sono intervenuti in questa vicenda che ha trovato spazio a livello mediatico nazionale e forse anche internazionale.
Gli inquirenti hanno chiaro in mente come si sono svolti i fatti, ricostruiti minuziosamente attraverso testimonianze e l’ausilio di immagini registrate. Poi ognuno dovrà rispondere per le proprie responsabilità, non solo per l’atto deprecabile registratosi prima di Avellino-Verona ma anche per quanto è stato detto in modo esagerato, probabilmente per distogliere l’attenzione dalla sconfitta registrata dalla squadra di Pecchia.
Ad offrire un contributo per tentare di fare chiarezza su quanto avvenuto è il direttivo della Curva Sud Avellino che, attraverso un comunicato ufficiale, precisa: “Abbiamo fatto parlare tutti: dai finti moralisti sui social alle televisioni nazionali. Crediamo sia giusto intervenire e far sentire la nostra voce. Si sta facendo tutto questo chiasso per un vetro rotto. Siamo stanchi di sentire bugie e menzogne da parte del sig. Toni e degli altri occupanti dell’auto. E prima di spiegare nel dettaglio l’accaduto, ci preme ricordare che dinanzi a quella rotonda son passati il bus del calcio Verona e la terna arbitrale senza subire alcun tipo di intimidazione. Venendo invece a quella che molti han definito vile aggressione, bisogna analizzare bene alcune cose. La prima è che risulta impossibile aggredire qualcuno in 30 secondi, soprattutto se quel qualcuno appena vede avvicinarsi delle persone alla sua auto, fa una repentina manovra e parte di gran carriera rischiando anche di investire qualche malcapitato. Siccome ci piace dirla tutta, ci sentiamo di condannare un solo gesto e cioè il lancio dell’oggetto che ha frantumato il vetro. Tutto il resto detto dai 4/5 presuntuosi che con sciarpe gialloblu al collo tentano di sfidare una città a loro nemica, è solo un concentrato di bugie e menzogne. L’idea del sig. Toni di tirare in ballo l’operato dei vigili urbani fa alquanto sorridere: i vigili nulla hanno visto e non sono intervenuti solo perché non vi è stata alcuna aggressione ma solo una fuga repentina alla rotonda dell’auto del sig. Setti ed il conseguente lancio dell’oggetto (da noi condannato) che ha mandato in frantumi il vetro. Questa vicenda ci ha letteralmente nauseati. Siamo stanchi di questi personaggi che si fanno pubblicità a discapito degli ultras”

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