Il presidente della Lega Pro, Mario Macalli ha scritto a tutti i parlamentari della VII commissione Cultura della Camera dei Deputati, all’on.Rocco Crimi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport e all’on. Giancarlo Giorgetti, presidente della V commissione Bilancio della Camera dei Deputati:
“Carissimo onorevole oggi pomeriggio, si apprende dai giornali, la commissione si riunirà per decidere relativamente alle problematiche riferite all’iter parlamentare di modifica del decreto legislativo n.9 del 9 gennaio 2008, del I febbraio 2008 (decreto Melandri) ed all’auspicata modifica dell’art.145 della legge 23-12-2000, n 388. Vorrei ribadire il pensiero della Lega Pro.
Le modifiche al Decreto Melandri sono incentrate sulle problematiche degli impianti sportivi e su una diversa ripartizione della percentuale riservata alle scocietà pfrofessionistiche, in materia di diritti televisvi, ripartizione che verrebbe a penalizzare le 85 società di Lega Pro.
Sul tema degli impianti sportivi concordiamo sulla necessità di addivenire quanto prima ad una regolarizzazione che faciliti la realizzazione di nuovi impianti sia la ristrutturazione di quelli esistenti. Per quanto riguarda la percentuale dei diritti radiotelevisivi indicati nella originale misura del 10% (6%+4%) ritengo equo indicare la misura della percentuale a favore delle società di Lega Pro in quella del 3%.
Nella eventualità che la VII commissione, Cultura, Scienza ed Istruzione, della Camera intendesse procedere alla approvazione delle modifiche già individuate, rivolgo sommessa istanza affinchè vengano stralciate dal provvedimento quelle riferite alle percentuali di raparto dei diritti se non assegnate in misura congrua e nel rispetto delle nostre aspettative.
Circa l’auspicata modifica dell’art.145 comma 13 della Legge 23 dicembre 2000 n.388, sottolineo l’assoluta assenza di qualsivoglia impegno di oneri finanziari che potrebbero derivare dall’approvazione delle modifiche richieste nell’allegato A.
A questo punto è bene motivare il perchè del nostro totale dissenso alla ripartizione della percentuale dei diritti televisivi. Il calcio italiano è in uno stato di evidente crisi, una delle cause principali è l’incapacità di fare le riforme necessarie.
Il tutto aggravato dalla assurda divisione tra la Lega di serie A e Lega di serie B, intervenuta qualche mese fa e il cui prezzo vorrebbero che fosse pagato da altri, ad iniziare dalla Lega Pro. Seguitare su questa strada vorrebbe dire solo aumentare la crisi. La ripartizione della percentuale dei diritti televisivi non può andare verso la serie A e la serie B. Va aperto un ciclo nuovo, in cui la missione sia quella di usare le risorse per la valorizzazione dei giovani, così come noi stiamo già facendo.
E’ evidente che se la Commissione dovesse non cambiare le percentuali o non stralciasse la parte riguardante i diritti televisivi, la Lega Pro, in accordo con le 85 società, si vedrà costretta a fermare i campionati, non per un’idea corporativa, ma perchè l’Italia sappia che è ora di cambiare il calcio che ha portato ai fallimenti che sono davanti ai nostri occhi ogni giorno.
Tra i più solerti notiamo essere il sottosegretario On.Rocco Crimi, il quale da mesi si era impegnato a riceverci con tutti i Presidenti dei club di Lega Pro e non lo ha fatto. E’ bene che si sappia che la Lega Pro manifesterà il suo giudizio in ogni sede e luogo. Distinti saluti
IL PRESIDENTE
Rag.Mario Macalli”.
Allegato A.
Caro Onorevole, reputando di poter ancora confdare nella sua attenzione, con l’occasione desidero anche ricordare l’urgente necessità per le società di Lega Pro di procedere all’approvazione della modifoca legislativa in materia di sgravi contributivi ENPALS, per l’impiego di giovani calciatori, per le società sportive militanti nei campionati di Lega Pro.
Mi riferisco in particolare all’art.145, comma 13, Legge 388/2000 che ha stanziato importi per € 10.329.138,00 a titolo di contribuzione ENPALS per la promozione e la preparazione dei giovani calciatori di età fra i 14 ed i 19 anni nonchè per i giovani sino a 22 anni, se provenienti da serie dilettantistiche.
Per effetto mi permetto di riportare di seguito il testo della modesta quanto essenziale modifica legislativa che, oltre a rispondere a criteri di assoluta giustizia, ha il pregio di non necessitare di alcuna copertura finanziaria:
Al comma 13 dell’art.145 della legge 23 dicembre 2000 n.388 e successive modifiche, le parole “uno sgravio contributo in forma capitaria pari a un milione di lire” sono sostituite dalle seguenti “uno sgravio contributivo in forma capitaria pari ad euro 5.165 annui”.
Le parole “un credito d’imposta pari al 30% del reddito di lavoro dipendente corrisposto a tali soggetti, con un limite massimo di lire 10 milioni per dipendente” sono sostituite dalle seguenti “un credito d’imposta pari al 50% del reddito di lavoro dipendenti corrisposti a tali soggetti”.
Le parole “per ogni preparatore atletico una riduzione del 3% sul totale dei contributi dovuti alle gestioni previdenziali di competenza” sono sostituite dalle seguenti “per ogni preparatore atletico una riduzione del 30% sul totale dei contributi dovuti alle gestioni previdenziale di competenza”.
Al comma 13 dell’art.145 della Legge 23 dicembre 2000 n.388 e successive modifiche vengono aggiunte le seguenti parole: “i benefici sono da riferire alla intera durata del contratto”.