Dopogara, parlano Di Cecco e Campilongo

Di Cecco: «L'Avellino può ancora puntare al quarto posto»

Dopogara, parlano Di Cecco e Campilongo
Analizzare la partita è pesante. Domenico Di Cecco ci prova. “Sapevamo – spiega il capitano – che la Salernitana sarebbe partita forte. Abbiamo cercato di tenerla, ma non ci siamo riusciti. Non credo che oggi sia mancata l’aggressività, ma la forza di ripartire e attaccare. Abbiamo attaccato poco, c…

Dopogara, parlano Di Cecco e Campilongo

Analizzare la partita è pesante. Domenico Di Cecco ci prova. “Sapevamo – spiega il capitano – che la Salernitana sarebbe partita forte. Abbiamo cercato di tenerla, ma non ci siamo riusciti. Non credo che oggi sia mancata l’aggressività, ma la forza di ripartire e attaccare. Abbiamo attaccato poco, ci siamo solo difesi cercando di contenere le ripartenze di Iunco e Ganci esterni e della fantasia di Merino. Siamo molto amareggiati perché volevamo dare un’altra gioia ai tifosi ed anche a noi stessi. Purtroppo non ci siamo riusciti. Ma non credo che nessuno ci possa rimproverare nulla. Abbiamo dato, fino alla fine, tutto quello che avevamo”. E forse la paura ha avuto il sopravvento. “Non tanto la paura, quanto la tensione, quella sì. Sentivamo molto questa partita e non abbiamo giocato con la giusta veemenza. Ma il gol di Ganci è stato bravo ad anticipare Pecorari e a sfruttare l’occasione. Ora continueremo a giocare per onorare la maglia ed i nostri tifosi”. Si sforza di sorridere Sasà Campilongo. “Questa sconfitta che segna quasi la nostra retrocessione non è certo frutto solo di questa partita. Ma di una analisi che andrebbe fatta dall’inizio della stagione. Con i se e i ma non si va da nessuna parte, ma chissà cosa sarebbe successo se fossi stato io a guidare questa squadra dall’inizio. Senza dimenticare gli infortuni che ci hanno condizionato. Eppure nelle ultime dieci giornate abbiamo dimostrato di saper giocare un bel calcio. Oggi credo che ci sia mancato il giusto impatto alla gara e che la reazione al bel gol di Ganci è forse arrivata un po’ tardi, solo nel finale. E nei primi dieci minuti le ammonizioni di Mesbah e Di Cecco ci hanno condizionato. Insieme al fatto che non abbiamo sfruttato a dovere, e come sempre, la velocità degli esterni”. Sull’impiego di Babu dal primo minuto Campilongo è chiaro. “Ha fatto una buona prima mezzora. Il problema pero’ è stato sempre lo stesso: il terminale offensivo capace di sfruttare a dovere cross e assist. Se ho inserito Babu dal primo minuto è perché dovevo vincere a tutti i costi, un pareggio non serviva a nessuno. Comunque non credo che in questo momento si debba colpevolizzare nessuno. Questi ragazzi hanno dato tutto. E continueranno a farlo fino all’ultima giornata. Il futuro? Va costruito con serietà e professionalità”.

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