Figc e Lega Pro insieme per la lotta al doping

Si è svolto oggi, al Centro Tecnico Federale di Coverciano, l’incontro di formazione e lotta al doping tra la Commissione Antidoping della Figc e le società di Lega Pro. L’incontro rientra nel percorso delle licenze nazionali per l’ammissione ai campionati e hanno partecipato tutti i 69 club di Prima e Seconda Divisione. Durante il meeting si è parlato delle ricerche del laboratorio WADA, del coordinamento e della gestione dei Rappresentanti Antidoping della Figc, delle esperienze delle altre F…

Si è svolto oggi, al Centro Tecnico Federale di Coverciano, l’incontro di formazione e lotta al doping tra la Commissione Antidoping della Figc e le società di Lega Pro. L’incontro rientra nel percorso delle licenze nazionali per l’ammissione ai campionati e hanno partecipato tutti i 69 club di Prima e Seconda Divisione. Durante il meeting si è parlato delle ricerche del laboratorio WADA, del coordinamento e della gestione dei Rappresentanti Antidoping della Figc, delle esperienze delle altre Federazioni sportive europee e sui risvolti applicativi nel mondo del calcio, di “medicina e privacy” e del concetto di “medicalizzazione” del calciatore. E’ stato esposto, inoltre, il “progetto pilota” del passaporto biologico come strumento di controllo antidoping e per analizzare in dettaglio l’utilizzo dei farmaci da parte dell’atleta.
“Il problema del doping è un tema fondamentale nello sport moderno e per questo è giusto dar vita a incontri come questo per educare tutte le società nella lotta a questo fenomeno – ha dichiarato il Vice Presidente della Lega Pro, Archimede Pitrolo, in apertura dei lavori – In Lega Pro i casi di positività negli anni sono calati e nel 2012 non si è ancora verificato nessun caso: questo è il frutto di un lavoro attento di prevenzione e formazione verso un problema da non sottovalutare. Lo sport è competizione e i risultati non devono essere ottenuti “barando”, ma nel rispetto del valore etico in cui la nostra Lega crede fermamente. Il passaporto biologico è un ulteriore strumento di lotta importante che intendiamo appoggiare, affinchè serva anche come deterrente per il così detto doping voluttuario”.
Nello scenario sportivo odierno è necessario implementare la quantità e soprattutto la qualità dei controlli antidoping. Al riguardo le parole del Presidente della Commissione Federale Antidoping, Giuseppe Capua: “Il nostro controllo non fa distinzione fra categorie, tutti gli atleti devono essere controllati e per questo prestiamo molto attenzione alla Lega Pro, a partire dai calciatori professionisti fino ai settori giovanili. Siamo la prima Federazione calcistica ad avviare il progetto del passaporto biologico, che speriamo possa andare ad incrementare e rafforzare i controlli tradizionali e ordinari che portiamo avanti da anni.” All’incontro sono intervenuti, anche, il Vice Direttore del laboratorio FMSI, Xavier Della Torre, Fausto Taverniti, Vice Presidente della Commissione FIGC Antidoping, e i componenti della Commissione Federale Antidoping Pini Prato, Della Frera e Tamburrino.

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