Il San Tommaso è in Serie D.
E mentre nel popoloso rione avellinese, e in tutta la città in generale, si festeggia la promozione in quarta serie, ad Agropoli si mastica amaro per la sconfitta subita ieri a Pratola Serra.
Un risiutalto che ha decretato il trionfo dei biancoverdi di Francesco Messina e il tonfo del club del presidente Cerruti, partito con i favori del pronostico, ma costretto a battersi nella lunga lotteria dei play off per un posto in Serie D.
Anzichè accettare il risultato del campo, riconoscere la superiorità dell’avversario, il patron dell’Agropoli ha inteso spostare l’attenzione su quanto sarebbe avvenuto fuori dal rettangolo di gioco, in modo da fare passare in secondo piano il fallimento sportivo del suo club, peraltro gemellato con l’ex Avellino di serie B.
Indubbiamente il patron Cerruti ha person una buona occasione per stare zitto, rovinando pure quell’immagine di ottimo rapporto che esisteva con l’ambiente calcistico avellinese.
Il patron dei cilentani ha denunciato, attraverso il sito ufficiale della squadra, di avere ricevuto un trattamento ostile, ieri, al De Cicco di Pratola Serra.
“Il trattamento riservato all’Agropoli è stato vergognoso per ciò che concerne l’accoglienza – si legge nella nota -. Tra dirigenti della squadra avversaria che si sono permessi il lusso di salire sul pullman della formazione cilentana ad urlare contro il personale, ad altri che hanno iniziato a provocare i calciatori e lo staff appena arrivati allo stadio fino ad arrivare a problemi nell’accesso all’impianto di persone regolarmente accreditate. Una situazione da calcio del terzo mondo”.
“Un’ altra pagina di vergogna nel mondo dello sport – ha dichiarato Cerruti -. Si sono persi i valori della sportività e del rispetto. È stato impedito a mia moglie e a mia figlia di presenziare nonostante fossero iscritte nella lista degli accrediti. Noi ci siamo attenuti scrupolosamente alle disposizioni delle autorità competenti, ma l’ostilità vergognosa da parte del San Tommaso ha superato ogni limite. Proprio all’ ingresso della squadra uno che si è qualificato come dirigente della squadra irpina ha creato un clima di inutile tensione. Per fortuna dopo mezz’ora dall’inizio della gara è stato possibile l’ingresso a persone che erano nella lista. Ho dovuto sollecitare i dirigenti federali campani per far sì che elementari diritti fossero rispettati”.
Si attende ora la risposta della dirigenza del San Tommaso, attaccata duramente dall’Agropoli.
Intanto, però, la squadra del presidente Cucciniello si gode il meritato trionfo. E l’Agropoli deve invece pensare al suo tonfo.