C’era Eziolino Capuano ma rappresentava se stesso, sicuramente non l’Avellino che pure era stato invitato alla serata di gala per l’assegnazione dei premi relativi alla passata stagione calcistica.
Il tecnico che guida adesso l’Avellino è stato premiato per l’attività svolta quale scopritore di giovani talenti e il riconoscimento ritirato sul palco era solamente suo.
Capuano ha rilasciato dichiarazioni senza essere condizionato da eventuali autorizzazioni per essere intervistato, da parte di una società praticamente allo sbando, che ha collezionato una brutta figura sottolineata dagli organizzatori.
Donato Alfani, che è l’ideatore di Italian Sport Awards giunta alla nona edizione, ha ottenuto le adesioni di tantissimi personaggi del mondo del calcio, da Luciano Spalletti a Roberto Boscaglia, da Fabio Caserta a Nesta, e poi Di Lorenzo, Felice Evacuo, Maggio, rappresentanti del Catania, Feralpisalò, Pordenone, Entella, giornalisti e tv nazionali, tutti presenti alla manifestazione, professionisti che si sono sobbarcati viaggi dal nord e dal sud Italia per essere presenti all’appuntamento di risalto nazionale svoltosi ieri sera a Castellammare di Stabia.
Eppure non mancano i dipendenti in organico e i dirigenti in società, ce n’erano in abbondanza per evitare una “magra” del genere notata sia dagli organizzatori che dai tantissimi presenti, visto che al momento della consegna del riconoscimento all’Avellino, nessuno s’è presentato sul palco.
Gli organizzatori ovviamente non hanno attribuito il premio, sottolineando la scorrettezza di una società che avrebbe potuto mandare, ad esempio, il ds Musa che era presente nella passata stagione ed è attualmente in organico. Oppure uno dei tanti collaboratori che affollano la sede sociale.
Tra i presenti anche l’avvocato Edoardo Chiacchio che si è soffermato a parlare delle vicende societarie e della giustizia sportiva relative all’Avellino, delineando un quadro niente affatto confortante, limitandosi a dire che il suo operato, a livello professionale, sarà scandito solo da rapporti epistolari con i rappresentanti di una società che stanno dando vita a continue liti e siparietti da cui c’è da aspettarsi poco di buono. L’impressione è che pure l’avvocato Chiacchio stia scaricando questi dirigenti.