Latina, Condò sbotta: perseguitati dagli arbitri

Il pareggio conquistato ad Isola Liri dal Latina ha permesso al Trapani, vittorioso contro il Brindisi, di rifarsi sotto: i siciliani braccano la capolista che ora comanda con un solo punto di vantaggio, proprio come era accaduto dopo il pari di Melfi. La sfida del Nazareth ha lasciato più di qualche dubbio per come è terminata e ancora una volta la società del capoluogo non ha gradito l’arbitraggio. «Noi non vogliamo favori perché siamo primi in classifica – ha spiegato a Latina Oggi il presidente del Latina Michele Condò – Ma chiediamo almeno di essere tutelati al pari dei nostri avversari: cosa che da qualche tempo a questa parte non accade. A Isola Liri l’arbitro ha veramente esagerato usando due metodi di giudizio completamenti diversi, due pesi e due misure. Berardi è stato espulso per falli veniali e ai giocatori biancorossi hanno permesso di tutto dall’inizio alla fine. Non voglio fare polemiche ma a questo punto ci sentiamo perseguitati. Ogni domenica ci cacciano qualcuno dandoci un’infinità di ammonizioni per proteste, mentre gli altri picchiano duro per tutti i 90 minuti e vengono graziati. Non vogliamo regali da nessuno, ma un trattamento equo anche perché penso che non abbiamo fatto nulla per meritarci tutto questo».
La gara del Nazareth è stata caratterizzata anche da qualche scintilla sia in campo che negli spogliatoi, ma ci può stare visto che si trattava di un derby. «In merito mi preme fare un appunto sul modo con cui siamo stati accolti – ha aggiunto Michele Condò – Il mister Grossi ha parlato di Isola Liri che non regala nulla e questo fa onore a lui e alla sua squadra, ha parlato di sportività ed il modo con cui i biancorossi hanno giocato la loro partita è da ammirare visto che non avevano nulla da chiedere dal punto di vista della classifica. Ma la stessa sportività non l’ho vista da parte della società: non siamo stati accolti bene e mi riferisco a quando è stato detto a me, al vice presidente Pasquale Maietta e all’amministratore delegato Luigi Angiello di non poter raggiungere i giocatori che ancora dovevano uscire dallo spogliatoio per iniziare il riscaldamento. Poi c’è stata data la possibilità di entrare dopo qualche discussione evitabile. Naturalmente lo stesso è accaduto a fine gara, ed in questo caso mi hanno impedito di poter raggiungere i giocatori. Non so se da quelle parti si usa fare sempre così, ma sicuramente non è quanto facciamo noi a Latina, o quanto ho visto fare su altri campi».
Il presidente Michele Condò porta l’esempio di quanto accaduto a Trapani, in occasione del big match del Provinciale che di fatto ha riaperto il campionato. «In Sicilia, dove abbiamo giocato una gara ben più importante, siamo stati accolti in maniera eccezionale e, nonostante la sconfitta, abbiamo inviato la settimana successiva alla partita una lettera di ringraziamento alla società siciliana. Al sud forse conoscono meglio le buone maniere».
La chiusura di Michele Condò è sulla corsa al titolo: «Sapevamo di dover lottare fino alla fine e il campionato sta dimostrando che sarà dura, ma il Latina è pronto per la volata».

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