Le mosse di Novellino, regalano i tre punti. Premiato il coraggio

AVELLINO CALCIO – La partita contro il Cittadella è la dimostrazione di come le scelte dell’allenatore incidano sull’andamento di una gara. La vittoria del “Tombolato” è tutta di mister Novellino. Delle sue scelte nella seconda frazione di gioco. Quando la formazione di Venturato si è allungata per chiudere la contesa, l’allenatore di Montemarano ha deciso di disegnare un Avellino a trazione anteriore, affiancando ad Ardemagni-Eusepi ed inserendo anche Camarà. Una decisione che…

AVELLINO CALCIO – La partita contro il Cittadella è la dimostrazione di come le scelte dell’allenatore incidano sull’andamento di una gara. La vittoria del “Tombolato” è tutta di mister Novellino. Delle sue scelte nella seconda frazione di gioco. Quando la formazione di Venturato si è allungata per chiudere la contesa, l’allenatore di Montemarano ha deciso di disegnare un Avellino a trazione anteriore, affiancando ad Ardemagni-Eusepi ed inserendo anche Camarà. Una decisione che ha portato i frutti sperati, i lupi segnano il secondo gol con Ardemagni ed il terzo proprio con Eusepi (bomber di scorta dei biancoverdi). Settimo risultato utile consecutivo per la squadra, 16 punti conquistati, gli stessi del suo predecessore, ma in meno gare. Un rendimento da play-off ed un gruppo rinato. Uno spogliatoio ricompattato, unito e svuotato da malumori. L’Avellino con il duro lavoro si sta tirando fuori dalla zona rossa, sta lavorando per ottenere il traguardo importante della permanenza in cadetteria per il quinto anno di fila. Novellino, umile condottiero, che con il suo vice Imbimbo, l’allenatore dei portieri Amato (altro animo irpino, nonostante le origini partenopee), ha dato una dimensione ad un gruppo senza idee. Adesso, tutti sanno cosa fare, adesso, tutti sanno come esprimersi per rendere al meglio. L’emblema della rinascita è di sicuro Matteo Ardemagni, leader silenzioso che ha fatto gruppo dentro e fuori dal campo.

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