Si è svolto al Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti del Coni a Roma il convegno “Sport e Digital: un valore per il sistema”, ultimo atto dell’Osservatorio Innovazione Digitale nell’Industria dello Sport della School of Management del Politecnico di Milano.
L’evento, moderato dal giornalista Luca Corsolini, è stata l’occasione di presentare i risultati della ricerca dell’Osservatorio e trattare i principali temi oggetto dei sette appuntamenti che hanno contraddistinto questo primo anno di lavori: Fan Experience, Smart Arena, Athletic Performance e E-sport.
La Lega B, partner del Politecnico in questo Osservatorio, ha partecipato con Federico Smanio, responsabile dell’Area Digital e Relazioni con i Tifosi, alla tavola rotonda sulla Fan experience presentando le peculiarità del mondo della B e la sfida per la realizzazione di un processo di trasformazione digitale nella seconda lega nazionale.
“Il disegno di un’esperienza di successo parte dall’idea e volontà di mettere il fan al centro dei nostri pensieri – ha spiegato Smanio – una strategia fan-centrica appunto in grado di riconoscere e valorizzare la passione e il ruolo cruciale che i tifosi giocano nel valore del prodotto e nel futuro del nostro gioco. Muovendo da questo presupposto, occorre capire chi sono i fan e conoscerli nelle loro sfaccettature perché non sono tutti uguali e i tifosi hanno bisogni, esigenze, desideri, aspirazioni a volte diametralmente opposti tra loro. Solo così potremo creare iniziative di fan engagement, offrire servizi, produrre contenuti ed esperienze in linea con le loro elevate aspettative”.
“Le società sportive diventeranno sempre di più società di intrattenimento e le tecnologie digitali giocheranno un ruolo fondamentale in questa evoluzione – ha affermato Claudio Rorato, direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nell’Industria dello Sport -. Gli E-Sport, ad esempio, possono essere una leva per diversificare i ricavi, massimizzare gli introiti dei propri sponsor, fidelizzare i tifosi e catturarne di nuovi. Le società italiane hanno già avviato qualche iniziativa ma introdurre le tecnologie non è sufficiente: bisogna elaborare una strategia digitale che parta dalle competenze, da sviluppare internamente o attraverso partnership con fornitori esterni, e individui degli obiettivi a breve, medio e lungo termine da raggiungere”.
La ricerca – Crescono a ritmi elevati, sia in termini di fatturato che di pubblico, gli E-Sport, videogiochi praticati in modo competitivo e organizzato con vere e proprie squadre e sponsor, si diffondono tecnologie in grado di attirare nuovi fan, coinvolgerli e profilarli per offrire servizi mirati, e gli stadi si trasformano in Smart Arena, strutture sportive che sfruttano le tecnologie digitali per migliorare l’esperienza del tifoso e diventare luoghi di intrattenimento più accoglienti e multifunzionali. Il digitale rivoluziona l’industria dello sport trasformando i club sportivi in aziende sempre più strutturate, aprendo nuove fonti di ricavi e migliorando la gestione e la fidelizzazione dei fan.
Se fino a poco tempo fa l’80% dei ricavi delle società sportive proveniva dalla vendita dei biglietti, oggi il ticketing ne vale appena il 20% e accanto alla crescita dei ricavi da sponsorizzazioni, diritti mediatici e merchandising, prende quota la strategia del rebranding, l’utilizzo del marchio in ambiti differenti da quelli in cui tradizionalmente è stato applicato finora. I principali ambiti di sviluppo in questa direzione sono E-Sport, Smart Arena e analisi della Fan Experience, con alcuni grandi club come Paris Saint Germain, Barcellona, Valencia, Manchester City e Schalke 04, che già rappresentano eccellenze a livello europeo nell’uso degli E-Sport. Ma per le società italiane le opportunità offerte dalle nuove tecnologie sono in gran parte ancora da cogliere: soltanto la Juventus, infatti, possiede uno stadio che si avvicina al concetto di Smart Arena, mentre solo Roma, Genoa, Sampdoria e Cagliari hanno già investito negli E-Sport.