Lega Pro, tremano in sedici squadre

Lega Pro, tremano in sedici squadre
La situazione è amara non solo per l’Avellino, ma anche per diverse altri club. Due squadre hanno già gettato la spugna: Biellese e Ivrea. Entrambe hanno rinunciato all’iscrizione in Seconda Divisione e sono out. La Covisoc ha bocciato poi altre quattordici squadre: Avellino, Treviso, Pisa e Venezia…

Lega Pro, tremano in sedici squadre

La situazione è amara non solo per l’Avellino, ma anche per diverse altri club. Due squadre hanno già gettato la spugna: Biellese e Ivrea. Entrambe hanno rinunciato all’iscrizione in Seconda Divisione e sono out. La Covisoc ha bocciato poi altre quattordici squadre: Avellino, Treviso, Pisa e Venezia in Prima Divisione; Alghero, Barletta, Catanzaro, Igea Virtus, Legnano, Perugia, Pistoiese, Pro Sesto, Samb e Vibonese in Seconda Divisione. Possono ancora mettersi in regola ma non è facile. Denaro contante da reperire, assegni circolari da firmare, F24 da spedire, Enpals e Irpef da onorare, commercialisti e avvocati esperti di diritto sportivo sotto pressione, tifosi impazienti, CdA convocati in orari indicibili, Sindaci, Consigli comunali e giunte straordinarie in fibrillazione, calciatori che rivendicano spettanze arretrate e liberatorie che tardano ad arrivare, buchi contabili da ripianare: il tempo stringe e la mannaia è pronta a scattare. A Pisa a parlar chiaro è il Sindaco Filippeschi che si è ritrovato tra le mani questa gatta da pelare: «Nonostante avessimo praticamente trovato i soldi necessari all’iscrizione al campionato di Prima Divisione, una telefonata – ha detto Filippeschi – ricevuta dal segretario della Covisoc mi ha fatto cadere in un abisso. I soldi da trovare entro sabato (leggi domani, ndr) sono 7.7 milioni e non 2.3 come ci aveva fatto credere il presidente Pomponi». Della serie i soldi non bastano mai. Il Venezia per partecipare al prossimo campionato deve reperire un paio di milioni di euro. La situazione è difficile ma non impossibile. Un filo di speranza per la Sambenedettese. Ci sarebbe una cordata disponibile a ripianare un buco che si aggira intorno ai settecentomila euro (salvo sorprese): l’alternativa è ripartire dalla Serie D magari facendo una fusione con il Centobuchi è una delle ipotesi che circolano nella passionale piazza marchigiana. La situazione del Treviso è complessa e soltanto domani si riuscirà a capire la sorte del club appena retrocesso dalla Serie B. Sul libro paga ci una caterva di calciatori con contratti di non poco conto. Tutto e possibile, anche clamorose sorprese. Venti positivi spirano invece alle spalle di Pro Sesto e Legnano che avrebbero messo le cose a posto ed entrambe puntano anche al ripescaggio in Prima Divisione. Al Catanzaro servono poco meno di mezzo milione di euro per poter continuare l’avventura in Seconda Divisione. L’amministrazione comunale del comune calabrese ha deliberato lo stanziamento di 130mila euro. Altri novanta sono stati messi a disposizione da tre imprenditori. La somma totale però sarà concessa al club soltanto se gli i tre soci (Aiello, Soluri e Bove) riusciranno a reperire entro oggi i 240mila euro che mancano per far fronte alla ricapitalizzazione. Sul fil di lana i tifosi giallorossi dovrebbero tirare un sospiro di sollievo, ma è sempre meglio incrociare le dita perché le insidie sono come le ciliegie, una tira l’altra. A Perugia il patron Leonardo Covarelli rassicura i tifosi: «Tutto a posto, era soltanto una questione di tempi tecnici per sbloccare valuta e svincolare crediti in grado di assicurare gli adempimenti richiesti». Parole di buon auspicio per il ricorso di domani. Poco decifrabile la situazione della Pistoiese che naviga tra ondate di ottimismo e momenti di preoccupazioni. La “botta” della retrocessione si è fatta sentire e non è facile ripartire. Ore decisive per gli arancioni: tutto è possibile. Situazioni da sanare non proibitive per Vibonese, Alghero, Barletta e Igea Virtus. Per tutte le ricorrenti l’appuntamento è per il 14 luglio con il verdetto del Consiglio Federale che valuterà le decisioni finali della Covisoc. Nel successivo CF (quasi certamente il 21 luglio) ci saranno anche dei ripescaggi. Ci sono già due posti liberi per l’uscita di scena di Biellese e Ivrea: un posto in Seconda Divisione spetta alla Nocerina vincitrice dei play off di Serie D, un altro sarà preso da una squadra che ha perduto i play out di Seconda Divisione. Ma visti gli scenari è facile ipotizzare dei posti liberi anche in Prima Divisione. Nel frattempo è una corsa contro il tempo per passare l’esame di riparazione targato Covisoc.

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