Messina in lutto, è scomparso Emanuele Alliotta

Messina in lutto, è scomparso Emanuele Alliotta

Nel momento in cui il calcio messinese vive il punto più basso della sua storia arriva la notizia più triste. Si è spento nella notte Emanuele Aliotta, storico ed indimenticabile presidente di mille battaglie. Gli è stato fatale un male incurabile, che da mesi lo aveva costretto ancora una volta a lottare. Nei mesi scorsi, al diffondersi della notizia, numerosi tifosi manifestarono sul web vicinanza alla famiglia ed al massimo dirigente più amato. Quello che pose fine ad un lunghissimo purgatorio nel Campionato Nazionale Dilettanti, dando inizio ad una scalata irresistibile, senza eguali, irripetibile. Aliotta ripartì dal basso, dal torneo di Eccellenza, dai campi in terra battuta, sui quali la grinta contava molto più dei soldi. La sua avventura con la Peloro, soltanto in seguito ribattezzata FC Messina, partì tra la diffidenza generale. Ma coinvolse tutti dopo la conquista della leadership cittadina nel confronto con l’AS. La squadra di calcio garantiva l’atteso riscatto e divenne autentico motivo d’orgoglio. L’ascesa verso la serie B regalò emozioni e ricordi, che neppure l’avvento dei Franza, la conquista della A ed il triennio nella massima categoria hanno scalfito. Soltanto la morte di Tonino Currò macchiò per qualche mese l’atmosfera di gioia, che proprio Aliotta contribuì a creare con la sua messinesità e la voglia di stupire ad ogni costo, raggiungendo risultati che sembravano preclusi. Gioielliere-presidente, spesso finiva con l’invertire i ruoli pensando prima al calcio e poi agli affari di famiglia. Con lui scompare l’ultima immagine allegra del pallone cittadino degli ultimi anni.
L’ultimo vero contatto con il Messina Calcio poco meno di due anni fa, nell’estate che ha preceduto l’asta fallimentare dalla quale è nato l’ACR. Quando Aliotta ipotizzò una sua nuova discesa in campo per risollevare le sorti della squadra, sprofondata nuovamente tra i Dilettanti dopo l’esaltante ma fugace apparizione nell’Olimpo del calcio.
Messina non dimenticherà il suo sigaro, gli appelli al megafono prima delle partite, in cui l’ambiente si caricava a mille, la 500 giallorossa che celebrava le promozioni e viene ora riposta definitivamente in garage, la sua straordinaria passione e la partecipazione che ha saputo trasmettere. Sentimenti di un’altra epoca. Attenuati nel calcio moderno dal businnes. Da oggi la Messina calcistica, affranta, è ancora più povera.

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