“L’anno scorso ho giocato contro e sono rimasto colpito dallo stadio e dal calore del pubblico, dall’ambiente Avellino. Sono orgoglioso di essere qui, spero di fare bene perché questa città lo merita”, dice Raffaele Moxedano che prosegue: “Tutti i calciatori sono dei combattenti. Alla fine cerco sempre di dare il massimo, mettendosi anche quantità oltre alla qualità. E’ una bella emozione. Quando giocavo per mio padre (Mario, ndc) ero sempre un calciatore. Al campo per me era il presidente, è una realtà diversa fuori nell’ambito familiare”. L’Avellino una grande occasione: “E’ una possibilità importante. Sono in una categoria superiore che non ho mai fatto. Sta a me dimostrare sul campo”.
“Per caratteristiche mie ad Avellino trovo un centrocampo ideale. Ho sempre giocato in quel ruolo a Roma e ad Aversa”, dice Emiliano Massimo che aggiunge: “Sono onorato di essere qui in questa rosa e sono pronto a mettermi a disposizione dell’allenatore che sarà un valido aiuto per me. La società mi ha dimostrato molta fiducia. Il direttore De Vito mi conosce. Mi piace impostare e far girare la squadra. Devo migliorare sotto il profilo della cattiveria. Il mister ha battuto molto su questo punto”.
