Altra mazzata per il Cesena, ormai sull’orlo del fallimento e di una crisi di nervi. Il club romagnolo è stato deferito dalla Procura Federale, assieme al Chievo Verona, “per aver sottoscritto le variazioni di tesseramento di alcuni calciatori indicando un corrispettivo superiore al reale e per aver contabilizzato nei bilanci plusvalenze fittizie e immobilizzazioni immateriali di valore superiore al massimo dalle norme che regolano i bilanci delle società di capitali, condotte finalizzate a far apparire un patrimonio netto superiore a quello esistente alla fine di ciascun esercizio e ciascun semestre così da ottenere la Licenza Nazionale e l’iscrizione al campionato delle stagioni 2015/2016, 2016/2017, 2017/2018 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale”.
Le due società sono state deferite a titolo di responsabilità diretta ed oggettiva, i due presidenti Luca Campedelli (Chievo) e Giorgio Lugaresi (Cesena) e altri diciotto dirigenti delle due società a titolo di responsabilità diretta.
I due club potrebbero rischiare punti di penalizzazione in classifica o scamparla con una pesante ammenda e per il Cesena, già afflitto da 73 milioni di euro di debiti, sarebbe la stangata finale.