Pomponi minacciato, vuole vendere come Pugliese

Pomponi minacciato, vuole vendere come Pugliese
Ignoti recapitano una busta con un proiettile di arma da fuoco presso la sede del Pisa Calcio. Pomponi si chiama fuori. Gravissimo atto intimidatorio nei confronti della dirigenza del Pisa calcio. All’indomani di una traumatica, rocambolesca e imprevedibile retrocessione in Lega Pro, e alla vigilia …

Pomponi minacciato, vuole vendere come Pugliese

Ignoti recapitano una busta con un proiettile di arma da fuoco presso la sede del Pisa Calcio. Pomponi si chiama fuori. Gravissimo atto intimidatorio nei confronti della dirigenza del Pisa calcio. All’indomani di una traumatica, rocambolesca e imprevedibile retrocessione in Lega Pro, e alla vigilia della visita degli azzurri allo stadio “Arena Garibaldi”, in programma sabato in occasione dell’amichevole contro l’Irlanda del Nord. Una busta con un proiettile di arma da fuoco è stata recapitata tre giorni fa alla sede della società pisana. Lo hanno reso noto oggi fonti vicine al presidente Luca Pomponi, annunciando che l’imprenditore romano, spaventato, ha manifestato immediatamente l’intenzione di vendere la società, il cui valore è stimato attorno agli 8 milioni di euro. Troppo forte l’impatto emotivo di un evento che trascende la contestazione sportiva, sconfinando nella violenza psicologia e in un vile atto di terrorismo intimidatorio che ora passerà nelle mani degli inquirenti. Stando alla ricostruzione dei fatti, sulla busta giunta al Pisa Calcio non c’erano timbri postali né destinatario. I dirigenti della società si sono subito premurati di denunciare il fatto alle forze dell’ordine e la procura di Pisa ha contestualmente aperto un’inchiesta. Il presidente Pomponi ha alzato bandiera bianca, arrendendosi allo shock: nutrirebbe seri timori per la sua integrità personale e per lui l’avventura calcistica a Pisa è da ritenere conclusa. Per motivi di sicurezza, sabato prossimo non siederà neppure sulle tribune dell’ormai ex stadio di casa per assistere dal vivo all’amichevole degli azzurri. Va ricordato che sabato scorso i nerazzurri sono stati retrocessi direttamente in Lega Pro dopo l’inopinata sconfitta maturata in casa contro il Brescia a causa di un gol delle rondinelle siglato al 94’. Al termine dell’incontro si sono registrati gravi incidenti fra tifosi e forze di polizia davanti all’“Arena Garibaldi”: il bilancio finale parlava di 35 feriti tra gli agenti e di nove ultrà finiti in manette.

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