Lega Pro, ecco le società a rischio iscrizione

Lega Pro, ecco le società a rischio iscrizione

Scade il 30 giugno il termine per la presentazione delle domande di iscrizione alla Lega Pro. La situazione è disperata per diverse società: alcune hanno già comunicato al presidente Macalli (nella foto) la decisione di riununciare. Ecco il quadro dettagliato : si va dalle situazioni già definite a quelle che potrebbero essere risolte in extremis e quelle già assodate come il Perugia da tempo dichiarato fallito.
RIMINI – La società ha annunciato che non iscriverà la squadra al prossimo campionato di Prima Divisione e quindi lascia il calcio professionistico.
POTENZA – La situazione è disperata poiché la documentazione che il Potenza presenterà oggi è incompleta: mancano le liberatorie e l’incartamento relativo all’Enpals. Per sistemare le cose occorrerebbe trovare un milione di euro entro stasera.
MONOPOLI – La società ha posto la parola fine all’avventura tra i professionisti con la decisione di non proseguire la loro avventura nel mondo del calcio, non iscrivendo la squadra biancoverde al prossimo campionato di Seconda Divisione.
ITALA SAN MARCO– Ufficiale l’addio alla Lega Pro. Falliti pure gli ultimi tentativi di garantire l’iscrizione della squadra di Gradisca d’Isonzo al campionato di Seconda divisione.
MANTOVA – La società è da tempo sull’orlo del fallimento. Una cordata di imprenditori veronesi sarebbe disposta a rilevare la società investendo circa tre milioni di euro necessari per l’iscrizione alla Prima Divisione ma il tempo è quasi scaduto per confidare in una soluzione.
LEGNANO – Il Legnano si avvia verso il fallimento visto che non sono state concretizzate le poche trattative con eventuali acquirenti. Improbabile che venga presenta in tempo la documentazione per l’iscrizione.
PRO VERCELLI – Situazione difficile, sono gravi i problemi finanziari che potrebbero precluderle l’iscrizione alla Lega Pro.
GALLIPOLI – Il tempo è scaduto, ormai. Dopo la retrocessione dalla B c’è il rishcio concreto del fallimento. Impossibile l’iscrizione alla Lega Pro, ci si dovrà organizzare per partecipare eventualmente alla serie D attraverso “Il mio Gallipoli”, l’associazione messa assieme da un gruppo di tifosi locali.
FOGGIA – Mancano segnali di schiarita. Ieri l’assemblea dei soci ha ceduto le quote azionarie a due fiduciari dei vecchi soci: Gianni Francavilla e Antonio D’Antin ai quali è stato affidato il mandato di vendita al miglior offerente. Il problema più impellente è la fideiussione da 400mila euro che il Foggia dovrà necessariamente presentare entro oggi.
PESCINA VALLE DEL GIOVENCO – Persistono forti dubbi sull’iscrizione. Il presidente Francesco Paolo Di Martino s’è dimesso dall’incarico e gli altri soci non vogliono saperne di sistemare gli incartamenti e soprattutto fare fronte agli impegni economici.
MARCIANISE – Fallito il tentativo di fusione con la Casertana, il patron Bizzarro iscriverà il Real Marcianise al campionato di Prima Divisione ma senza la fidejussione prevista per cui si partirà con una penalizzazione in classifica.
SALERNITANA – Il presidente Lombardi sarà oggi a Roma con il dg Antonio Loschiavo per presentare alla Covisoc la documentazione relativa agli oneri Irpef ed Enpals. Poichè l’Agenzia delle Entrate non ha accordato la rateizzazione si dovrà provvedere a versare un milione e cinquantamila euro in un’unica soluzione ma c’è la possibilità di mettere le cose a posto nei prossimi giorni.
FIGLINE – Per il Figline mancano diverse liberatorie dei tesserati, l’iscriozione ritardata avverrà entro il 5 luglio con una penalizzazione in classifica.
CAVESE – Le incombenze da concretizzare a tempo di record sono davvero tante: se tutto dovesse andare bene si partirà con una penalizzazione.
VIAREGGIO – Il Viareggio per completare la documentazione indispensabile per l’iscrizione deve mettere a norma lo stadio Dei Pini ma entro fine agosto potrebbe farcela, altrimenti giocherebbe a Lucca le prime gare interne.
GAVORRANO – Lo stadio “Malservisi” non è a norma per la categoria, avrebbe voluto giocare a Grosseto ma il presidente Camilli ha negato l’impianto e il regolamento prevede che non si può giocare in uno stadio fuori dalla Provincia. Il Gavorrano perciò dovrà sistemare l’impianto ma difficilmente riuscirà a farcela per l’inizio della nuova stagione che lo vedrà partire con una penalizzazione in classifica. E senza incassi. Per cui potrebbe rinunciare.

SPOT