SìAmo il calcio, da 120 anni: anche la Lega B festeggia la Figc

Siamo il pallone  che  rotola. Siamo le luci della vittoria e l’ombra della sconfitta. Siamo il calcio d’inizio e il fischio che segna la  fine. Siamo  le  regole  che fanno tutti uguali. Siamo i giocatori che fanno la squadra. Siamo i 90’ che finiscono troppo presto, o non finiscono mai. Siamo il calcio che unisce, quello vero, quello che si gioca. SìAmo il Calcio, da 120 anni”. La FIGC ha scelto come campagna di comunicazione un messaggio e un video emozionale che rappresentino nella sua totalità l’ampio spettro di competenze e responsabilità che le fanno capo.

In principio era il calcio e oggi, dopo 120 anni, è ancora calcio. In mezzo dodici decenni di storia, che attraversa quella del Paese e l’evoluzione del gioco, dagli albori alla dimensione globale che caratterizza i nostri anni. Valori e passione, vittorie e sconfitte hanno contribuito a forgiare una comunità che si identifica, a vario titolo, nella grande famiglia del calcio italiano. Un patrimonio immenso che si traduce in 1 milione e 300 mila tesserati, 70 mila squadre e quasi 600 mila gare ufficiali l’anno (il 65% di queste sono giovanili). Un’attività sportiva vastissima, che ha i giovani come fulcro della sua missione sportiva, radicata sui 17 mila campi dislocati in tutto il territorio nazionale, sulla quale la FIGC disciplina, in raccordo con le Leghe, l’Aia e le componenti tecniche, le regole, la direzione arbitrale e la giustizia sportiva.

Una piramide dalla base amplissima, la cui vetta è rappresentata dalla maglia azzurra con le sue 19 Nazionali di calcio maschili e femminili, di calcio  a  5 e  di  beach soccer.  Un  simbolo apprezzato anche all’estero dove è riconosciuto unanimemente come un’eccellenza tipicamente italiana. Numeri e partecipazione che vogliono dire anche responsabilità: verso i giovani prima di tutto e verso i tifosi  e  gli  appassionati  che  alimentano tutti i giorni uno splendido sogno.

La Federazione celebra questo anniversario con un viaggio lungo 8 mesi che si apre il 15 marzo, giorno in cui 120 anni fa fu costituito il Comitato che il 26 marzo a Torino darà vita alla FIGC, e che si concluderà nel mese di novembre con la celebrazione dei 60 anni del Centro Tecnico Federale di Coverciano. Un palinsesto ricco di appuntamenti che tocca tutti i temi cari alla Federazione, non dimenticando anche l’importanza che il calcio e la maglia azzurra rappresentano per la società civile.

La FIGC ha deciso di dedicare l’intero 2018 alla sensibilizzazione verso la ricerca contro i tumori, partendo col sostenere la Fondazione ‘Insieme Contro il Cancro’ presieduta dal prof. Francesco Cognetti attraverso una raccolta fondi con la distribuzione del ‘Pallone della Salute’ durante alcuni degli eventi in programma, oltre ad informare e sensibilizzare sul tema atleti e cittadini. Responsabilità sociale che anima anche la collaborazione con San Patrignano, dalla quale nasce un vino unico, grazie alla sapiente cura di Riccardo e Renzo Cotarella, che alimenta la passione per il calcio e celebra con grande stile (l’etichetta è curata da Ermanno Scervino) i 120 anni della FIGC.

Anche in questa occasione, la Federcalcio ha voluto contribuire direttamente alla diffusione di un prodotto di qualità nato dal lavoro dei ragazzi della Comunità. Il vino sarà presentato al Vinitaly di Verona il prossimo 15 aprile.

La Federazione volge lo sguardo al futuro grazie anche alla visione e ai progetti che, soprattutto in campo internazionale, la proiettano sul palcoscenico mondiale come interlocutore imprescindibile, a cominciare dalla sperimentazione del Var nel massimo campionato professionistico, dall’organizzazione a Roma del Congresso elettivo  della  UEFA nel febbraio 2019, passando per gli Europei Under 21 dell’estate successiva che vedranno coinvolte Bologna, Reggio Emilia, Cesena, Trieste, Udine e la Repubblica di San Marino, per   poi arrivare ad ospitare ancora nella Capitale allo stadio Olimpico 4 gare di Euro 2020 ed una di queste sarà la partita inaugurale della manifestazione. Una proiezione sul futuro ispirata dalla tradizione, dal grande patrimonio sociale, culturale e sportivo che è stata la FIGC dal 1898 ad oggi. Un viaggio capace di appassionare milioni di persone, ma soprattutto di contribuire a consolidare il sentimento di unità del Paese, a partire dall’inizio del ‘900.

IL PROGRAMMA

Le celebrazioni per i 120 anni della FIGC si svolgeranno attraverso una serie di eventi in programma nell’arco di 8 mesi tra il 15 marzo e il 12 novembre: dopo la  presentazione odierna, il primo appuntamento sarà la giornata tematica sull’anniversario programmata sui principali programmi RAI, che ospiteranno alcuni testimonial della Federcalcio a cominciare  dai CT Luigi Di Biagio e Milena Bertolini a “Uno Mattina” per proseguire poi con il Team Manager degli Azzurri Gabriele Oriali a “I fatti vostri”, il Medico della Nazionale Enrico Castellacci a “Tutta Salute”, il cuoco degli Azzurri Claudio Silvestri a “La Prova del Cuoco”, Patrizia Panico a “I soliti ignoti” (nella puntata del 16 marzo), il presidente  del  Settore Tecnico Gianni Rivera a “Storie Italiane”, mentre a “Quante storie” si parlerà del progetto “Rete!”. I programmi di Rai Sport dedicheranno ai 120 anni della FIGC l’appendice domenicale: il Commissario Straordinario Roberto Fabbricini sarà ospite a “90° Minuto”, il Vice Commissario Alessandro Costacurta interverrà a  “La  Domenica  Sportiva”.  Lo  stesso  farà Radio Rai con interventi nelle trasmissioni “Fuorigioco”, “Zona Cesarini” e “Domenica Sport”.

Nel prossimo week end, la FIGC scende in piazza con “Calcio per tutti”: i bambini potranno giocare nelle piazze delle 22 principali città italiane attraverso un format che permetterà ai giovani di divertirsi insieme alle loro famiglie. Il giorno dopo, il 19 marzo, apriranno le porte   al pubblico anche i Centri Federali Territoriali operativi in tutta Italia per la formazione dei giovani talenti del calcio italiano (con un bis a giugno). Tra fine marzo e inizio aprile, due  eventi classici del panorama calcistico stagionale assumono una rilevanza particolare nel calendario delle celebrazioni: il 26 marzo la “Panchina d’oro”,  il  riconoscimento  agli allenatori più bravi di A, B, Lega Pro e  Calcio  Femminile  secondo  i  voti  degli stessi tecnici; il 9 aprile un’edizione speciale della “Hall of  Fame  del  calcio  italiano”  che vedrà sfilare a Palazzo  Vecchio a Firenze, oltre ai premiati del 2018, tutti i membri della Hall of Fame votati negli anni precedenti.

Dopo la presentazione del 15 aprile al Vinitaly di San Patrignano, vino celebrativo per i 120 anni, il mese di Maggio si aprirà con una settimana dedicata alle donne, con la “Women’s football week” che prevede numerose attività dedicate al calcio donna. Il 6 maggio, in occasione dell’anniversario della prima gara ufficiale giocata nel primo campionato italiano promosso dalla FIGC e disputato in una sola giornata a Torino  in  Piazza  d’Armi  con  la vittoria del Genoa, tutti i club, dalla Serie A ai Dilettanti, scenderanno in campo con il logo celebrativo dei 120 anni sulle maglie. Pochi giorni dopo, la FIGC presenterà  al Salone  del Libro di Torino il libro celebrativo dei 120 anni, edito da Giunti e  scritto  da  Alessandra  Giardini e Giorgio Burreddu, per poi completare la rievocazione storica  con  il  convegno  “Dove tutto ebbe inizio” il 4 giugno a Torino.

Per i collezionisti, doppio appuntamento filatelico in agenda: a luglio la presentazione del francobollo dedicato all’anniversario della Figc, a novembre quello per i 60 anni del Centro Tecnico Federale di Coverciano, la “casa delle Nazionali di calcio”  inaugurata  nel  1958. Proprio Coverciano, dopo l’open day di febbraio, accoglierà altri eventi: la due giorni di “Kickoff”, il “think thank” della Figc aperto a rappresentanti della società civile, a maggio; il “Grassroots Festival”, l’evento del Settore Giovanile e Scolastico per il calcio di base,  a  giugno; la “Vivo Azzurro Cup”, il torneo di calcio per i tifosi della Nazionale, a  luglio;  la “Azzurri Partner’s Cup”, il torneo di calcio per le squadre degli sponsor della Nazionale, a settembre. A fine mese poi si colorerà di  120  anni  della  FIGC  anche  l’edizione  speciale delle finali dei campionati studenteschi a Senigallia.

In calendario anche alcuni eventi dedicati alla cultura sportiva: a Maggio la presentazione del “Report  Calcio”, il volume pubblicato annualmente dalla Federcalcio insieme a Arel e Pwc, che rappresenta un vero e proprio censimento statistico del calcio  italiano; il 15 ottobre un convegno mondiale sulla scienza della nutrizione, a novembre il Premio di Letteratura del calcio “Antonio Ghirelli” e la presentazione del Bilancio Integrato della FIGC. Si chiude il 12 Novembre con un simposio tecnico internazionale a Coverciano.

RAZIONALE CREATIVO DELLA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE

La  campagna nasce per esprimere il concetto che la FIGC è ovunque ci sia il calcio, anche dove non ce lo aspetteremmo mai. I 120 anni della Federazione sono anni di storia, di conquiste, di obiettivi raggiunti. Sono FIGC i campi realizzati per favorire l’integrazione e la diffusione del gioco, sono FIGC le regole secondo le quali il gioco si svolge. Sono FIGC le partite e i tornei ufficiali, gli arbitri, i calciatori, i dirigenti e gli organizzatori. La campagna  vuole  esprimere  proprio  questa identità, ricordare a  tutti che la FIGC non è solo la Nazionale e non è solo un’istituzione: è il calcio, o meglio l’amore per il calcio. Perché senza l’amore per il calcio non ci sarebbe cura, non ci sarebbe  organizzazione, non si sarebbe una strategia per il futuro, in una parola, non ci sarebbe il calcio. Siamo il calcio, sì amo il calcio.

La  stampa. La campagna stampa racconta, attraverso un composit di diverse immagini, la FIGC e la sua storia, la stessa di tutti quelli che amano il calcio. Nel composit le immagini di un arbitro, di un trofeo, di un campo, di giocatori e tifosi, sono mescolate per formare un visual unico e d’impatto.

Lo spot video. Lo spot video racconta, invece, l’amore  per  il  calcio,  mettendo  in  risalto  tutto ciò che il calcio rappresenta, in ogni suo più piccolo dettaglio.

Ecco il link per scaricare il visual della campagna dei 120 anni della FIGC.

LA STORIA

Costituita a Torino il 26 marzo 1898, su iniziativa di un Comitato istituito il 15 marzo, la Figc promuove il primo campionato disputato in una singola giornata a Torino l’8 maggio: si impone il Genoa. L’esordio della Nazionale è datato 15 maggio 1910, all’Arena di Milano, in maglia bianca (Italia – Francia 6-2); l’anno successivo, contro l’Ungheria, fa la sua prima apparizione la maglia azzurra, in omaggio al colore di casa Savoia.

Dopo la paralisi della grande guerra, il calcio italiano continua ad evolversi: il 1922 è l’anno della prima Coppa Italia (vinta dal Vado) e della scissione della Confederazione calcistica italiana (C.C.I.) subito riconfluita nella Federazione l’anno successivo. Gli anni ’30 consacrano la nazionale guidata dal CT Vittorio Pozzo, che conquista due titoli mondiali (1934-1938) e la medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1936.

Il calcio è tra i fattori che aiutano l’Italia ad uscire dalle macerie della guerra: sono gli anni del Grande Torino (vincitore di 5 scudetti di fila) e della tragedia di Superga (1948), destinata a ripercuotersi anche sulla Nazionale, eliminata al primo turno alla Coppa del Mondo 1950 e 1954 e non qualificata all’edizione 1958. A seguito di questo risultato, il Commissario Bruno Zauli vara il rinnovamento della Figc (1959): sono istituite le tre Leghe (Professionisti, semi-Professionisti, dilettanti), nascono il Settore Tecnico ed il Settore Giovanile e Scolastico. Il calcio italiano torna protagonista: prima grazie ai successi dei suoi club, in particolare Inter e Milan, poi grazie a quelli della Nazionale guidata da Valcareggi, che nel 1968 si laurea Campione d’Europa nel torneo giocato in casa e nel 1970 sfiora il successo alla Coppa del Mondo in Messico, piegata in finale dal Brasile. I successi arrivano anche fuori dal campo: il Presidente della Figc Artemio Franchi diventa Presidente UEFA (1973) e Vice Presidente FIFA (1974).

Dopo uno sfortunato epilogo nella Coppa del Mondo 1978 (4° posto) e lo scandalo del “calcioscommesse”, l’Italia calcistica torna ad esultare grazie agli Azzurri di Enzo Bearzot che conquistano il terzo titolo mondiale in Spagna (1982). Il calcio italiano entra negli anni ’90 con entusiasmo: la Juventus di Giovanni Trapattoni si impone nelle principali competizioni internazionali, mentre in Italia si svolge l’edizione 1990 della Coppa del Mondo; gli Azzurri di Azeglio Vicini sono battuti in semifinale ai rigori dall’Argentina e chiudono al 3° posto. Iniziano gli anni dei successi del Milan e Arrigo Sacchi, artefice di quei  trionfi,  nel  1991  è  chiamato  a  guidare  la  Nazionale,  che  nei  Mondiali  di  Usa  ’94  è battuta in finale ai rigori dal Brasile. E’ l’Under 21 a conquistare numerosi trofei: gli Azzurrini di Cesare Maldini vincono per tre volte consecutive l’Europeo nel 1992, 1994 e 1996 (ai quali vanno aggiunte le vittorie del 2000 e del 2004 con Marco Tardelli e Claudio  Gentile in panchina).

Negli anni ’90 il calcio italiano vive anche un periodo di profonde trasformazioni: la nascita delle pay tv (1991) e la questione dei diritti televisivi; la riforma delle competizioni internazionali per club (1992), gli effetti della sentenza-Bosman (1995),  il  decreto  legge (1999) che istituisce la rappresentanza delle componenti tecniche nei consigli Federali. Il decennio si chiude con due beffe firmate dalla Francia: ai  Mondiali  ’98  (ko  ai  quarti  ai rigori) e all’Europeo 2000 (ko in finale con il golden gol nei supplementari). Nel dicembre 1998, la Figc festeggia il suo centenario all’Olimpico:  in  campo  azzurri  e  FIFA  All  Stars (finirà 6-2 per la Nazionale italiana).

Nel 2004, l’Under 21 conquista la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene, mentre a Manchester (2003) la Champions League è assegnata per la prima volta in una finale tutta italiana (Milan – Juventus). Nel 2006, in un periodo difficile per il calcio italiano dopo l’inchiesta denominata “Calciopoli”, l’Italia guidata dal CT Marcello Lippi conquista la quarta Coppa del Mondo: nella finale di Berlino la Francia è battuta ai calci di rigore.

L’anno successivo, Giancarlo Abete è eletto alla guida della Figc, carica nella quale verrà confermato nel 2009 e nel 2013 (nel 2011 sarà inoltre nominato Vice Presidente UEFA). La Nazionale di Cesare Prandelli entusiasma gli italiani nell’Europeo 2012 e conquista la finale, dove è sconfitta dalla Spagna. La successiva eliminazione al Mondiale in Brasile (2014) determina le dimissioni del Presidente federale Abete e del CT Prandelli.

L’11 agosto 2014 Carlo Tavecchio, allora Presidente della LND, viene eletto alla guida della Federcalcio. Michele Uva viene nominato Direttore Generale. La Nazionale  guidata  da Antonio Conte si qualifica agli Europei 2016 in Francia dove, al termine di una straordinaria avventura, è eliminata  ai rigori ai quarti di finale  dalla  Germania. Nel Congresso  di Helsinki di aprile 2017, Michele Uva viene eletto membro dell’UEFA Executive Committee, per poi diventarne vice presidente nel settembre successivo.

Siamo ai giorni nostri: a novembre la Nazionale fallisce la qualificazione ai Mondiali 2018, Tavecchio si dimette da presidente dopo aver rimosso il Ct Gian Piero Ventura dal suo incarico. A seguito della mancata elezione  del  nuovo  Presidente  federale  nell’Assemblea  del 29 gennaio scorso, il CONI commissaria la Federcalcio il 1 febbraio. Tocca a Roberto Fabbricini, con i vice Alessandro Costacurta e Angelo Clarizia, gestire il periodo commissariale. Luigi Di Biagio è chiamato a ricoprire il ruolo di Commissario Tecnico, per le gare amichevoli in programma nel marzo 2018.

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