AVELLINO CALCIO – Il patron biancoverde Walter Taccone parla anche delle vicende societarie.
Il numero uno del sodalizio di Piazza Libertà, annuncia, che per il momento andrà avanti da solo: “Nel momento in cui iscrivo la squdra, non entra nessuno. Se qualcuno vuole dare una mano a questo club lo faccia ora, è il momento di aiutare l’Avellino. E’ il momento giusto. Altrimenti se ne parlerà in seguito. Oggi ci sarà il passaggio delle quote, dal dottore Gubitosa alla mia società“.
Il medico avellinese prosegue ancora: “Sarò probabilmente il proprietario dell’Avellino al 100%. Questo è ciò che ci siamo detti. Michele è stato sempre un uomo di grande parola. Ha sempre tenuto fede ai suoi impegni. Non credo di poterlo coinvolgere se lui non vuole andare avanti. Rispetto la sua decisione. Posso solo ringraziarlo per quanto fatto in questi due anni”.
Sulla possibilità di aprire a nuovi soci: “Se ci sono persone che hanno la mia stessa mentalità imprenditoriale e vogliono darci una mano io sono disponibile. Gente seria, conosciuta e che voglia il bene a questa maglia”.
Su D’Agostino: “L’Onorevole resta il mi preferito, ma dipende da lui. Se nondovessero esserci i presupposti chiuederò con altre persone e mi dispiacerebbe tanto per me e per la città di Avellino. Ma anche per l’imprenditore D’Agostino che è al nostro fianco da cinque anni. Non so cosa succederà in futuro, ma si possono aprire scenari importanti per l’Avellino. Avere un gruppo forte alle spalle può fare stare tranquilli tutti”.
A prescindere da un nuovo socio o meno gli obiettivi non cambiano: “Vogliamo migliorare la posizione dell’anno scorso. Ottenendo risultati più allineati al blasone dell’Avellino a prescindere dall’essere soro o meno.”
D’Agostino vorrebbe l’80%: “Le trattative si fanno con il placet di entrambe le parti”.
In merito alla vicenda stadio: “N0n pago nulla al comune…”
Strappo con Gubitosa: “Nessun problema con Michele. Insieme abbiamo fatto un ottimo lavoro. Il socio di minoranza va via perchè forse voleva maggiore spazio. Io faccio l’imprenditore da quando Gubitosa era ancora alla scuola elementare. So come programmare il futuro ed organizzare una società…”.