Terracciano: il Milazzo sarà pronto per l’Avellino

Tra i protagonisti dell’ottima prima metà di stagione del Milazzo c’è sicuramente il portiere Pietro Terracciano. L’estremo difensore è soddisfatto dall’andamento del torneo: “Siamo partiti male, ma era inevitabile considerata la gioventù del nostro organico. Ci siamo ambientati e dalla sesta giornata abbiamo cominciato a collezionare risultati utili. Il gruppo è unito; potremo toglierci delle belle soddisfazioni anche nel corso del 2011”, dice a www.messinasportiva.it il 20enne portiere che è soddisfatto dal proprio rendimento. Fin qui undici le presenze con la maglia rossoblu, con appena sette reti incassate, due delle quali all’esordio contro il Fondi: “Sono molto contento perché sto crescendo partita dopo partita. Voglio dare una mano ai compagni, commettendo il minor numero di errori possibili”.
Alla sosta di fine anno i mamertini sono arrivati con un handicap di due punti dai play-off. Il bilancio è stato intaccato soltanto dal ko con il Neapolis Mugnano nell’ultima uscita del 2010: “Il rammarico c’è perché avremmo potuto evitare la sconfitta. La partita era difficile, ma sul piano agonistico non siamo stati da meno rispetto all’avversario. Paghiamo un rigore decisamente dubbio, per non dire inesistente”. Dopo una lunga sosta il campionato riprenderà il 16 gennaio, al “Grotta Polifemo” contro l’Avellino: “Le tre settimane di pausa non mi spaventano anche perché si fermeranno tutte le squadre. Purtroppo in questo girone ci sono meno formazioni rispetto al passato per cui ogni tanto ci dobbiamo fermare. Abbiamo l’opportunità di staccare la spina, rifiatare e migliorare la condizione fisica”.
Dopo il girone di andata Terracciano ritiene che l’attuale classifica rispecchi il valore delle big: “La squadra che mi ha impressionato maggiormente per il suo gioco è il Trapani, oggi secondo, ma ritengo che la più forte sia il Latina, attuale capolista, che può mantenere il primato fino in fondo. In coda invece il torneo è falsato perché il Catanzaro purtroppo ha molti problemi. Dispiace per una piazza storica come quella calabrese. Noi invece guardiamo la classifica senza pressioni. Vogliamo sempre ottenere il massimo e se tra cinque o sei giornate saremo ancora in questa posizione e ci sarà l’opportunità di puntare a qualcosa in più rispetto agli obiettivi di inizio stagione sicuramente non ci tireremo indietro”. Il portiere è sbarcato a Milazzo con la formula del prestito dalla Nocerina, capolista del girone B di Prima Divisione: “Dovrei tornare lì a fine stagione, dal momento che detengono il mio cartellino. L’anno scorso con la maglia rossonera ho collezionato 23 presenze in Seconda Divisione: è stata un’esperienza bellissima in un’ottima piazza, che può contare su un pubblico numeroso ed appassionato. Hanno sette punti di margine sulla seconda dopo 18 giornate: spero possano conquistare la promozione in B”. Dal 2011 Terracciano si attende una risposta da parte del pubblico: “Dopo le prime partite a porte chiuse e l’inizio un po’ tiepido vorremmo vedere al più presto lo stadio pieno. Sono convinto comunque che i tifosi ci staranno vicini nella seconda metà del torneo”.
L’estremo difensore mamertino è contento per lo spazio conquistato anche grazie ai regolamenti che premiano chi punta sugli under: il Milazzo ne ha addirittura 18 a disposizione in una rosa di 24 calciatori: “Il campionato è molto equilibrato e la crisi invoglia le società a puntare sui giovani con maggiore coraggio rispetto al passato. Noi abbiamo numeri da primato: con ben nove under in campo siamo la formazione più giovane d’Italia”. Positivo il giudizio sullo spogliatoio: “Ho legato con Suarino e Proietti, con cui convivo. Conoscevo Iannelli, che era stato con me a Nocera, prima di trasferirsi lo scorso gennaio alla Colligiana. Altri miei compagni li avevo affrontati da avversario. Con Di Dio c’è un buon rapporto ed una sana competizione. Ha una grande esperienza ed io cerco di carpire qualcosa da lui”. Lusinghiere anche le valutazioni sul lavoro del tecnico Antonio Venuto: “Prepara benissimo le partite: è meticoloso e ci trasmette grande carica e fiducia. Tratta tutti allo stesso modo e questo ha reso lo spogliatoio così compatto”.

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