AVELLINO CALCIO – E’ vero che le vittorie aiutano a cementare il gruppo. Ma è anche vero che sono i singoli a far in modo che possa esserci uno spogliatoio forte. Tutti nella stessa direzione, tutti verso un unico obiettivo. Con Toscano, i senatori vivevano in una loro “dimensione” e i giovani erano lasciati al loro destino. Una squadra priva di idee, senza un “sentimento” che non era riuscita ad avere quel Dna irpino, quello spirito d’appartenenza trovato con l’avvento di Novellino. Perché il tecnico di Montemarano, prima di costruire il suo Avellino, ha dovuto lavorare qualche settimana, stimolando la testa di tanti giocatori che erano anche al debutto. Ha dovuto mettere sotto torchio tanti elementi che non credevano in se stessi. Adesso, il vento è cambiato. L’Avellino è rinato e viaggia spedito verso la salvezza (in attesa delle vicende extra calcistiche, che potrebbero rallentarne la corsa). Lo specchio della crescita sono le ultime tre gare: D’Angelo e compagni, durante gli ultimi 270’ contro le big Spal, Frosinone e Carpi hanno dimostrato di avere i mezzi giusti per confrontarsi con compagini costruite per vincere. Un rilancio, costruito, grazie ad un clima di concentrazione, ma anche di gioia. Perché le gag di Ardemagni con Moretti, Laverone e il giovane Perrotta aiutano a far crescere la famiglia .
A confermare tutto ciò, un selfie postato da Lorenzo Laverone su Instagram che ritrae lui ed i compagni davanti alla Curva Sud: “Da soli possiamo fare così poco, insieme possiamo fare così tanto”…
Adesso, mancano sette sfide alla fine con tante gare storicamente sentite: Pisa, Ascoli, Benevento, Bari e Salernitana. Un calendario che si carica da solo. La speranza è di mettere presto la parola fine sul discorso salvezza…