“Sta per scadere inutilmente il temine ultimo per la presentazione del ricorso avverso la decisione della COVISOC di non ammissione dell´US Foggia Spa al campionato professionistico 2012/2013.
Nonostante tutti gli sforzi fatti e le dichiarazioni di disimpegno partite dal febbraio 2012 nessun imprenditore singolo o “cordata” ha dimostrato effettivamente seria intenzione di rilevare il pacchetto azionario della società per dare continuità al progetto sportivo. Inutile si è rivelata la concessione in bianco e a costo zero, richiesta ed ottenuta immediatamente assieme a dettagliata descrizione della debitoria esistente, rilasciata al primo cittadino da tempo, e dallo stesso utilizzata in via esclusiva, avendo da solo mantenuto contatti con i possibili acquirenti, non solo, ma anche ricercando autonomamente e liberamente eventuali investitori/imprenditori locali interessati a rilevare la società.
Purtroppo anche tale ricerca del sindaco si è rilevata inutile per mancanza di interesse verso il suo appello. In questo deserto, si è continuato incredibilmente a pensare che la salvezza del Foggia potesse significare la salvezza della famiglia Casillo. Tale pensiero non può che lasciare sconcertati, in quanto non può significare altro che una dolosa mistificazione della realtà.
La famiglia Casillo aveva già dal mese di febbraio manifestato la propria volontà di voler passare la mano, per cui il pensiero sopra evidenziato non è altro che una boutade messa in giro da chi era animato solo da sentimenti di rancore nei confronti della famiglia Casillo che alla fine si sono rivelati un boomerang micidiale nei confronti della continuità del progetto sportivo a Foggia. Infatti, non si può spiegare diversamente il fatto che tutti i tentativi posti in essere e pubblicizzati per poter salvare il calcio a Foggia sono risultati miseramente falliti, pur in presenza della nota affezione del popolo rossonero ai propri colori sociali.
Fra l´altro, ci corre l´obbligo di evidenziare che oggi scadeva contemporaneamente anche il temine ultimo per presentare ricorso avverso il diniego di ammissione comunicato dalla commissione criteri infrastrutturali della Lega Pro per la mancato deposito della licenza di cui all´art.68 del TULPS relativo allo Stadio Zaccheria (licenza di agibilità ed uso dello stadio).
Questo significa che, quand´anche la società fosse stata in grado di adempiere agli obblighi finanziari, comunque non sarebbe stata ammessa al prossimo campionato proprio per la mancanza della licenza di agibilità per 7500 spettatori (numero utile per l´iscrizione).
Senza per questo voler scaricare ad altri responsabilità, sul punto ci riserviamo di essere in seguito più precisi, non era certo compito dell´U.S. Foggia provvedere agli adempimenti infrastrutturali richiesti dalla Lega e da noi più volte sollecitati, in ossequio alla normativa di cui all´art.68 del TULPS”.