Calcio Avellino, le cinque domande a Marco Cipriano

Calcio – (A. V.) Avremmo voluto commentare un risultato diverso nella rubrica “Le cinque domande a…” questa settimana ed invece l’Avellino cade in casa contro la Salernitana in un emozionante derby campano mancando la possibilità di salire in testa alla classifica da solo.

Rammaricato anche l’ex presidente dell’Avellino Calcio Marco Cipriano che stila la sua disamina sulla partita dei lupi di Walter Novellino.

Settanta minuti in cui l’Avellino ha dato l’impressione di poter controllare l’avversario poi i granata si scatenano…

Accade nel mondo del calcio, può capitare a tutti di perdere la concentrazione. Parliamo di venti minuti, venti minuti fatali che, in un derby delicato come quello di ieri per l’Avellino, hanno deciso il risultato. Doveva esserci piu lucidità e maturità nel gestire la squadra. Una sconfitta che fa male e che credo sia frutto di tante situazioni che hanno confluito in un unico imbuto, dai cambi dell’allenatore all’atteggiamento della squadra. Bisogna adesso restare concentrati preparando al meglio la prossima partita. Peccato aver perso con il Bari prima, con la Salernitana poi. Potevamo avere più punti in classifica e consolidare le prime posizioni visto che le altre squadre continuano a perdere colpi. Risultati raggiungibili tranquillamente per come è costruito l’Avellino. Bisogna, a mio avviso, impiegare la giusta mentalità ogni giorno, non ad intermittenza”.

Cosa non ha funzionato?

“Considerando che l’Avellino giocava in casa, con un pubblico di 13mila supporters, la concentrazione andava tenuta alta. La fortuna, dopo il 2 a 0, ci ha anche un pò abbandonati, tuttavia ritengo che i cambi non siano stati in liena con l’atteggiamento. Le indecisioni di una squadra devono essere ben gestite da chi ha il compito di mantenere solido l’equilibrio del gruppo. E su questo, dopo due scoppole importanti, l’Avellino dovrà lavorarci”.

Intanto, Partenio gremito con 13mila tifosi sugli spalti, un vero peccato perchè l’aria che si respirava era da serie A…

“Per motivi di salute ho seguito la partita in televisione. Ho sentito elogi in diretta per i nostri tifosi ed ho ricevuto video e messaggi da amici presenti allo stadio in cui si respirava un’atmosfera bellissima. Peccato davvero per come è finita. Il calcio, però, insegna che questo va interpretato come un esempio sul quale riflettere e lavorare al fine di non commettere più gli stessi errori”.

Quale sarà la terapia per uscire da questa fase negativa?

La medicina è tenere unito il gruppo e ragionare sugli errori commessi. Novellino pretende determinati cambi di schemi, ma la squadra deve essere più brava ad interpretarli. Il tecnico deve capire che il gruppo è lento a recepire certi ritmi”.

Quale sarà la mentalità per battere il Pescara?

“Non sono preoccupato per la partita con il Pescara perchè sia il mister che la squdara, se vogliono, fanno male e anche tanto, lo hanno dimostrato con l’Empoli. Bisogna rimanere focalizzati e cercare di trovare l’essenza di quella voglia di ribalta in tutti i momenti del campionato. La classifica è ancora corta. Tra tre partite avremo una visione piu chiara della situazione. Rimanere uniti e determinati su quello che deve essere l’obiettivo è ciò che conta. E non parlo di salvezza perche l’Avellino sta dimostrando di poter arrivare davvero in alto”.

 

 

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