Casse vuote, ma l’Avellino “rinuncia” ai soldi della Lega Pro

Non occorrono i pareri dei tifosi o degli esperti di mercato per giudicare insoddisfacente il mercato estivo dell’Avellino, iniziato sì con oltre un mese di ritardo per le vicissitudini della Sidigas, ma decisamente negativo alla luce del comunicato emesso dalla Lega Pro, per ciò che concerne i fondi riservati ai club che utilizzano, contemporaneamente e per un totale di 270 minuti a partita, calciatori nati dal 1998 in poi, di proprietà e di formazione italiana.

Del milione e 200 mila euro finora versato dalla Lega Pro nelle casse dei club del girone C di terza serie, l’Avellino ne ha incassati 0.

Questo perché in estate chi ha costruito la rosa ha preferito investire su under stranieri presi in prestito (Micovschi, Karic, Njie, Charpentier) e sull’italiano Rossetti prelevato a titolo temporaneo dal Torino.

Gli unici under 21 di proprietà sono Pizzella, Petrucci, Carbonelli, Silvestri e Parisi, ma solo quest’ultimo ha accumulato un buon minutaggio nelle prime 15 gare di campionato.

Perché si è preferito investire i circa 900mila euro (800mila della prima fideiussione, altri 60-70mila da quella aggiuntiva) a disposizione per ingaggiare calciatori over che, alla luce delle prestazioni offerte (Albadoro e Alfageme su tutti) non hanno fornito i giusti apporti a una causa che avrebbe necessitato eccome dei fondi della Lega Pro, per intervenire sul mercato e pagare gli stipendi ai tesserati (il 16 dicembre scade la seconda “rata”)? Qualcuno dovrà pur rispondere alla domanda.

Le casse languono, ma si è preferito rinunciare a fondi economici che sarebbero stati un toccasana in questo periodo di magra.

L’Avellino non è l’unica società ad aver rinunciato all’aiuto della Lega Pro.

Delle 20 squadre del girone C, 1o hanno già ottenuto qualche decina di migliaia di euro, mentre oltre agli irpini anche Bari, Catania, Catanzaro, Potenza, Reggina, Rieti, Sicula Leonzio, Teramo e Ternana, in ordine alfabetico, non fanno parte della classifica.

Tranne il Rieti e la Sicula Leonzio, che può comunque contare su una società sana e virtuosa, le altre sette società puntano alla promozione in Serie B.

Questa è la classifica con i conteggi delle prime 14 giornate di campionato. Il primato è della Cavese che, grazie ai giovani di proprietà, qualcuno cresciuto nel settore giovanile come Nunziante, ha racimolato oltre 275mila euro, ottenendo più punti in classifica dell’Avellino, battuto 2-0 in campionato. 

Classifica

1. Cavese euro 275.725,86; 2.Rende euro 157.397,98; 3. Paganese euro 151.860,62; 4. Bisceglie euro 143.099,21; 5.Viterbese euro 124.119,17; 6. Vibonese euro 97.178,11; 7. Casertana euro 89.527,81; 8.Virtus Francavilla 85.900,88; 9. Monopoli euro 79.045,61; 10. Picerno euro 11.096,15; 11. Avellino, Bari, Catania, Catanzaro, Potenza, Reggina, Rieti, Sicula Leonzio, Teramo, Ternana euro 0,00.

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