Conferenza Us Avellino, Perinetti: “Abbiamo le idee chiare, servono calciatori funzionali. E sul portiere…”

Sulle scelte di mercato: «Il mister conosce il gruppo. Abbiamo puntellato a gennaio. Abbiamo fatto un primo esame, non chissà quanto approfondito, sulle scelte di mercato. Il mister ha le idee chiare e noi le condividiamo. Il mercato, poi, è dinamico e nei prossimi giorni incontreremo gli agenti per capire diverse cose. Lo scorso anno c’è stato lo stesso problema. Partiamo da un gruppo di 31 calciatori. Nei 23 ideali ci sarà sicuramente qualche innesto nuovo. Cercheremo di dare al mister un gruppo pronto subito, poi vanno analizzati tutti i momenti e le opportunità del calciomercato». Sulla stagione: «Voglio ringraziare la società per aver ricambiato la fiducia. Lo scorso anno l’obiettivo era la promozione diretta. Questo risultato non è stato centrato ma adesso non pensiamo al passato. Lo abbiamo fatto noi, insieme, con il mister e il presidente. Si riparte con maggiore consapevolezza. La squadra ha chiuso in crescita, al di là dei play-off. Abbiamo avuto il miglior attacco, la miglior difesa, 18 clean-sheet. Abbiamo consapevolezza di dove si è sbagliato e da qui ripartiamo per centrare l’obiettivo. Avevo ambizioni anche personali e la sconfitta di Vicenza è stata devastante. Questa rabbia che abbiamo provato dobbiamo trasformarla in energia per fare meglio».

Sul portiere: «È un caso da risolvere, come altre situazioni. Non amo fare la squadra da solo. Tutte le cose sono condivise. L’anno scorso avevamo una rosa dei nomi e sul parere ci siamo interfacciati con il preparatore dei portieri Dei. Dovremmo capire come giocheremo. Ghidotti a commesso degli errori ma, globalmente, un buon campionato. Dovremmo fare delle valutazioni per un ruolo che non possiamo assolutamente sbagliare». La linea verde: «L’ideale è avere calciatori forti, giovani e che costano poco. Personalmente credo in calciatori funzionali alle caratteristiche del girone e della categoria».

Sul ritiro: «L’anno scorso, quando c’era da fare, c’erano tante cose da fare. Quest’anno abbiamo terminato il campionato il 2 giugno ma oggi, dopo 13 giorni, la società può annunciare il ritiro, la campagna abbonamento, la guida tecnica. La società sta rispondendo in maniera puntuale». Sui tifosi: «Sono un appassionato di calcio. Il calcio è un grande sentimento popolare, per questo nutro un rispetto enorme per i tifosi. Piazze come Bari, Palermo e Napoli sono calde. Avellino, che non conoscevo da dentro, colpisce particolarmente, oltre che per la passione, ma soprattutto per il coinvolgimento dei tifosi. Sono un tutt’uno».

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