Due allenatori per guidare l’Avellino in Lega Pro: Daniele Cinelli e Giovanni Ignoffo

Due allenatori al posto di uno: non più Eziolino Capuano ma Daniele Cinelli e Giovanni Ignoffo. Dovranno guidare la matricola Avellino che ora deve reperire giocatori a basso costo per rispettare il budget complessivo di un milione di euro (lordo) per la prossima stagione in Lega Pro.

Cinelli, che non ha l’abilitazione per allenatore in serie C, lavorerà con Ignoffo che fungerà da allenatore titolare: l’ex calciatore dell’Avellino, che in Campania ha giocato pure con Napoli, Salernitana e Benevento, ha guidato le giovanili del club sannita e poi del Palermo. Sia Cinelli che Ignoffo sono alla prima esperienza in Lega Pro.

Eziolino Capuano, che era stato scelto per guidare l’Avellino, rispetto all’inversione a U compiuta da Di Somma, è stato duro nei confronti del direttore sportivo: “Il ds Di Somma, con molto imbarazzao, s’è giustificato dicendo che una decina di tifosi non mi hanno voluto: non mi aspettavo una cosa del genere da un uomo di calcio di 71 anni, è inaccettabile che mi abbia venduto alla piazza per conservare il suo posto. Ora non è il momento delle polemiche, auguro il meglio all’Avellino, ma sul conto di questo personaggio non posso tacere la mia delusione. Il suo ripensamento mi ha deluso, un uomo della sua età non può comportarsi da ragazzino: ero stato io a caldeggiare la sua candidatura attraverso amici comuni con il presidente Mauriello. Venga a smentirmi, sono pronto a qualsiasi confronto rispetto ai suoi doppi giochi. La scelta dei due giovani colleghi per l’Avellino? Faranno bene, me lo auguro, con il supporto di Di Somma che con me sicuramente non avrebbe potuto interferire nel fare l’allenatore. E’ stata una sua scelta far pagare alla società, con poche risorse, due ingaggi che messi assieme superano notevolmente la cifra per la quale avevamo raggiunto l’accordo”.

Sull’argomento Di Somma ha cercato di glissare, spiegando: “Capuano aveva la piazza contro e poi credo molto in Cinelli a cui la gente vuole bene. Avevo interpellato pure Delio Rossi e Stefano Colantuono ma impedimenti di natura personale non hanno consentito loro di accettare l’offerta, così come Bucaro che un minuto dopo avere firmato il mio accordo con l’Avellino ho chiamato per farlo restare. Il rapporto con il Benevento? Non c’entra niente, personalmente s’è chiuso in modo pessimo, mi hanno bruciato soldi, mentre Ignoffo e Cinelli furono cacciati via”.

 

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