La Sidigas si è dimenticata della Scandone: lodi non pagati, futuro nero

Non c’è stato il terzo miracolo. Dopo avere iscritto la squadra al campionato ed evitato una penalizzazione attraverso il pagamento di alcuni lodi, la Scandone incasserà dalla FIP almeno quattro punti di penalizzazione, per non essere riuscita, entro oggi, a estinguere altri 5 lodi (Filloy, Maffezzoli, Papa, Cavaliere e un procuratore). Mercato bloccato, probabilmente fino al termine della stagione, con il rischio di vedersi togliere l’affiliazione nel caso in cui, entro il 30 giugno, la società non dovesse mettersi in regola.

Nessuna notizia dalla Sidigas, dal custode giudiziario Baldassarre, dall’amministratore delegato Scalella. Dei sei punti conquistati sul campo, almeno quattro andranno perduti. La Scandone, oggi terzultima, sprofonderebbe ulteriormente in classifica, a un passo dalla retrocessione in Serie C, che potrebbe non essere disputata se nessuno provvederà a risolvere la questione lodi e a iscrivere la squadra in estate.

“Non erano queste le promesse della scorsa estate, gli orizzonti sono mutati. Mi avevano detto di stringere i denti, che a gennaio le cose sarebbero cambiate. Non è stato così. E ora? Non ha senso chiedersi se sia stato giusto continuare a portare avanti la storia della Scandone, anche al Sindaco Festa, che va ringraziato, perché è merito suo se siamo ancora vivi, avevano detto tutt’altre cose. Ora non resta che stringere i denti, affrontare ogni avversario con la fame di un lupo, sperando di terminare nel migliore dei modi la stagione”, così, afflitto e sconsolato, il coach biancoverde Gianluca De Gennaro ha presentato la sfida contro lo Scauri, valevole per la prima gara del girone di ritorno.

Con soli dieci uomini a disposizione, senza l’infortunato De Leo e privato di Erkmaa, che ha giustamente preferito trasferirsi nella vicina Napoli, De Gennaro dovrà fare di necessità virtù, sperando che dal fronte Sidigas battano finalmente un colpo, ricordandosi di essere ancora proprietari di una società di pallacanestro, fiore all’occhiello per l’intera provincia fino alla scorsa estate.

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