Calcio – (A.V.) – Ci sono pareggi, alle volte, che valgono quasi quanto una vittoria. Quello ottenuto contro la Cremonese di Tesser è stato davvero importante per i biancoverdi. E non solo ai fini della classifica. Lo abbiamo analizzato con il direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb.com Michele Criscitiello.
1) Terzo risultato utile consecutivo per l’Avellino di mister Novellino. Peccato per il pareggio a reti bianche contro la Cremonese. Probabilmente, i biancoverdi, meritavano di più…
“Assolutamente. Pareggiare con la Cremonese, che sette giorni prima aveva vinto con il Parma, è un risultato, senza dubbio, positivo. L’Avellino ha disputato una buona partita e ha conseguito, ripeto, un risultato che va più che bene contro una squadra che mira ai play off. I biancoverdi hanno margini di crescita e lo stanno dimostrando. Dopo aver vissuto una fase iniziale di campionato positiva, illudendo anche un pò i tifosi, sono calati dopo il derby con la Salernitana per poi riprendersi e, ci auguriamo, mantengano concretezza ed equilibrio per continuare a fare un buon campionato”.
2) Ad ogni modo si allontanano pian piano dalla zona playout. Una gara bella da vedere. Una squadra che, finalmente, sta mostrando il suo valore e la sua personalità?
“Il discorso punti play off e punti play out, lo terrei da parte. La classifica è ancora imprevedibile, dunque, non la guarderei ora come ora. Mi soffermerei più che altro sui risultati della squadra. L’Avellino sta crescendo e mi auguro continui a farlo. Non può rischiare. E’ stata costruita in maniera giusta, a me piace molto. E’ vero, in alcune situazioni non ho condiviso le scelte di Novellino, però la squadra è ben costruita e deve cercare di stare lontana il più possibile dai play out proprio perchè il campionato è livellato ed equilibrato e anche le squadre di bassa classifica, con un filotto di risultati, potrebbero risalire”.
3) Novellino ha recuperato Gavazzi, a breve rientrerà Morosini, oltre ai nuovi innesti che completeranno il puzzle… Il presidente Taccone ha dichiarato: “La squadra è al completo. Siamo pronti ad un grande girone di ritorno”. Dove arriverà questo Avellino?
“Dobbiamo essere concreti. L’Avellino avendo perso Gavazzi da tempo e Morosini anche, è stata penalizzata un bel pò. Una volta recuperati entrambi, Gavazzi lo stiamo già vedendo, daranno un grande contributo. La squadra potrebbe stare alta in classifica se solo inanellasse una serie di risultati positivi. Per ora pensiamo alla salvezza: 47 – 48 punti è ciò che serve ai biancoverdi per mettersi al riparo. Quello che bisogna fare è lavorare con costanza e concentrazione e soprattutto guardare in faccia alla realtà. Meglio non fare proclami. Il resto, se dovesse venire, tanto di gaudagnato. Rimanere sempre con i piedi per terra e disputare un campionato buono. Palermo, Empoli, Parma, la stessa Cremonese sono più in alto e sicuramente più attrezzate dell’Avellino”.
4) Diamo uno sguardo al mercato. E’ il giorno degli arrivi in casa Avellino: attesi in Irpinia, nelle prossime ore, l’esterno offensivo ecuadoriano Bryan Cabezas dell’Atalanta e il difensore centrale argentino Santiago Morero della Juve Stabia. Si cercherà di aggiungere Orji Okwonkwo alle entrate, poi Enzo De Vito si dedicherà alle uscite. La priorità, la cessione di Paghera, probabilmente, al Brescia o all’Ascoli e quella di Moretti che non rientra nei programmi di Novellino.
“Morero non l’ho mai visto all’opera ma me ne hanno parlato bene. Okwonkwo non è un sconosciuto e se la società dovesse prenderlo, farebbe un grandissimo colpo. Cabezas l’ho visto in video, ne parlano bene, anche se ho sentito delle difficoltà per tesserarlo. Nell’Avellino Calcio c’è veramente competenza. Solo Morero può essere una scommessa perchè arriva dal basso ma difficilmente l’Avellino sbaglia sui giovani. Quanto alle uscite, Paghera non ha convinto mai del tutto, mentre Moretti è un ottimo giocatore ma se cambia squadra ogni sei mesi o ogni anno c’è, probabilmente, qualcosa che non va. Dunque, credo sia giusto cambino aria”.
5) Sabato, allo “Zaccheria”, i lupi affronteranno, a porte chiuse, il Foggia, reduce dalla vittoria contro la Virtus Entella. Che partita dovremmo aspettarci?
“Intanto mi dispiace per le porte chiuse, sarebbe stato un grande spettacolo da vedere. Il Foggia è una squadra imprevedibile e, inoltre, si è rinforzata facendo una rivoluzione a gennaio. Se dovesse indovinare la partita, per l’Avellino sarebbero guai e mal di stomaco; se dovesse subire subito un gol, invece, farebbe fatica a recuperare. Stroppa è come Zeman, gli piace giocare in maniera molto offensiva, quindi l’Avellino dovrà fare molta attenzione”.