Mai così vicine. Avellino e Taranto, nella sfida in programma domani alle 14;30, si giocano il tutto per tutto. Il momento per entrambe è complicatissimo. Entrambe sono in piena zona play-out e reduci da una pensante sconfitta. Queste le parole di mister Ezio Capuano nella consueta conferenza stampa pre partita.
DI SEGUITO LE DICHIARAZIONI DI MISTER EZIO CAPUANO
LA PARTITA DI DOMANI – «Il Taranto ha bisogno di punti come ne ha bisogno l’Avellino. Abbiamo lavorato sull’avversario perché sappiano che l’Avellino puntava a vincere il campionato. La classifica dell’Avellino non è figlia dell’organico che ha disposizione. Quando succedono queste cose vuol dire che c’è un problema. Mi concentro solo sulla mia squadra che è recuse da una sconfitta immeritata. Sappiamo del valore dell’avversario ma dobbiamo fare punti. Abbiamo tante assenze che ci penalizzano ma siamo convinti di poter fare un’ottima partita».
COSA NON HA FUNZIONATO A FRANCAVILLA – «Tante volte si è vinto e negli spogliatoi sono stato anche duro con i miei ragazzi. Nel calcio gli episodi sono determinanti. Come ho detto dopo la partita di Virtus Francavilla, quando si va fuori casa, crei tanto ma perdi tre a zero vuol dire che ci sono grandi limiti».
IL GRUPPO – «Penso che nel calcio tutto sia migliorabile. Per me l’unica cosa difficile da allenare è la cattiveria perché lì o ce l’hai o non ce l’hai. Abbiamo qualche limite ma voglio dire soltanto chapeau a questi ragazzi. Basti pensare che fino a qualche tempo fa nessuno avrebbe potuto pronosticare questa classifica per il Taranto. Se siamo lì è soltanto merito di questi ragazzi. Molti di questi sono giovani, che vanno sopportati e supportati».
I RECUPERI E GLI ASSENTI – «Vannucchi, Ferrara e Labriola rientrano dopo la squalifica. Abbiamo perso qualcun altro. Di Maria non sarà della partita come altri. Romano è rientrato ma non ha ancora i novanta minuti nelle gambe».
TARANTO CHE CREA POCO – «Non mi sembra che creiamo poco. Siamo una squadra che costruisce determinate situazioni lavorando sull’avversario».
L’AVELLINO – «Non hanno undici calciatori, ma 23 che farebbero bene dappertutto. Per me l’Avellino dovrà per forza arrivare quarta o quinta. È impossibile che quell’organico alla lunga non venga fuori. Avellino per me è stato qualcosa di importante. Sono arrivato in un momento societario drammatico e dove penso nessun allenatore sarebbe mai andato. Per me Avellino resta una delle cose più belle della mia carriera. Dico sempre che a Potenza e ad Avellino ho gli amici più importanti della mia vita».
IL RITORNO AL PARTENIO – «Sarà una partita diversa perché c’è un pizzico di emozione. Taranto e Avelino sono molto simili. Anche quando sono tornato al Taranto c’erano tante difficoltà. Tornare ad Avellino è una cosa molto bella perché non la dimenticherò mai. È stato uno di quei passaggi più significativi della mia vita».