Mamadou Tounkara e quella scintilla che non è ancora scoccata

Mamadou Tounkara e quella scintilla che non è ancora scoccata
Mamadou Tounkara | Credit: Sandro Montefusco

Smaltito il k.o interno contro la Viterbese, Russo e compagni sono tornati ad allenarsi e mister Rastelli è tornato a fare i conti con l’incognita Mamadou Tounkara. A distanza di un mese dall’arrivo, il rapporto tra l’attaccante ex Viterbese e l’Avellino stenta a decollare. Anzi, stenta proprio a nascere. L’attaccante ex Cittadella, giunto nella sessione invernale di calciomercato con la formula del prestito con obbligo di riscatto, non ha fin qui trovato spazio.

Statistiche alla mano, sono appena tre le presenze registrate fin qui dall’ex Viterbese per un totale di poco più di novanta minuti giocati. Di queste tre presenze, appena una è stata da titolare, nello zero a zero casalingo contro il Latina. In quell’occasione il calciatore senegalese disputò appena un’ora di gioco per poi esser sostitua al sessantunesimo al posto di Diego Gambale.

Le altre due presenze, invece, sono state tutte da subentrato. Nella sconfitta di Messina, mister Rastelli decise di buttarlo nella mischia scossate l’ora di gioco. Stesso dicasi nella vittoria casalinga contro il Crotone quando Mamadou Tounkara venne gettato nella mischia ad appena un minuto dalla segnalazione del recupero. Solo panchina, invece, nelle altre tre partite, contro PotenzaCerignola Viterbese.

Anche mister Rastelli, in conferenza stampa pre Avellino-Viterbese, ha provato a spiegare la situazione affermando che «Tounkara è, tra quelli arrivati a gennaio, il calciatore più indietro dal punto di vista fisico». Parafrasando le dichiarazioni del tecnico, Mamadou Tounkara non è al momento un elemento funzionale, almeno dall’inizio, alla causa biancoverde. Ed è qui che sorge la domanda. Per quale motivo si è deciso di puntare su Tounkara? Mister Rastelli, nelle diverse conferenze stampa di gennaio – mese del calciomercato invernale – ha più volte manifestato la volontà di avere solo calciatori pronti e di livello superiore. Le potenzialità del ragazzo sono evidenti, come i margini di miglioramenti. La prontezza e la condizione fisica no.

I numeri dicono che Tounkara è un calciatore che va aspettato. Allo staff tecnico il compito di metterlo nella condizione giusta di poter esprimere il proprio potenziale. A mister Rastelli quello di concedergli qualche chance. Compiti che, per forza di cose, dovranno essere adempiuti nel giro di poco. Al gong stagionale mancano appena dieci giornate. Dieci partite in cui l’Avellino e mister Rastelli si giocano tanto e in cui Tounkara dovrà ritrovarsi.

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