AVELLINO – Ospite de Il Pomeriggio da Supereroi di Radio Punto Nuovo, Vincenzo Greco, attuale direttore generale del Picerno, che ha analizzato la figura del Dg e anticipato le prime mosse di mercato dei lucani. «Ho sempre lavorato così, l’ho fatto anche a Monopoli, Lumezzane ed Andria, dove ho ottenuto risultati positivi – ha esordito Greco, che ha poi continuato -. A Picerno, il Presidente Curcio mi ha consegnato le chiavi della società e ho potuto organizzare tutto in maniera autonoma, coordinandomi con l’area tecnica e senza prevalere al momento delle scelte di campo, di natura tecnica. Ho strutturato sin da subito una società snella, pur avendo la possibilità di scegliere collaboratori o di essere affiancato da un direttore sportivo di ruolo. Questo può accadere se si hanno le competenze per coprire entrambe le aree e fortunatamente è stato il mio caso».
Scelta, quest’ultima, risultata vincente sul campo. «È stata un’annata straordinaria perché siamo arrivati ai playoff, ma soprattutto siamo arrivati a giocarci addirittura il terzo posto all’ultima giornata con squadre come Foggia, Pescara e Cerignola. È stata una stagione più che positiva, perché siamo riusciti ad andare oltre le aspettative e a vivere questa esperienza in piena sinergia con mister Longo e con tutto lo staff tecnico».
Greco: «Picerno habitat naturale di Ceccarelli»
Infine, nonostante la stagione del Picerno sia terminata da appena qualche giorno, Greco ha anticipato il suo primo obiettivo di mercato per la stagione 2023/2024. «Farò di tutto per trattenere a Picerno Tommaso Ceccarelli, lo dico molto chiaramente. Parlerò nei prossimi giorni con il nuovo direttore dell’Avellino e vedremo cosa si può fare in tal senso. Se l’Avellino non avesse intenzione di puntare su Ceccarelli per il prossimo campionato, farò di tutto per tenerlo qui e per farlo diventare a tutti gli effetti un calciatore del Picerno. Scelgo i calciatori prima per le loro qualità umane e poi per le loro qualità tecniche: credo che Tommaso abbia trovato il suo habitat naturale qui a Picerno, è questo il contesto in cui esprime al meglio, piuttosto che ad Avellino».
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