di Pierluigi Vergineo
E’ stato ufficializzato questa mattina il passaggio di consegne da Gerardo Santoli, da fine settembre amministratore unico della Scandone Avellino, a Luciano Basile, liquidatore del club. Non è stato possibile attuare il cambio di denominazione da Spa a SSD a causa dell’azzeramento del capitale sociale. Da qui la nomina di Basile, che amministrerà le finanze della Scandone.
“Il 26 settembre scorso sono stato chiamato da Gianluca Festa, dall’amministratore delegato della Sidigas, Scalella e dal custode giudiziario Francesco Baldassarre per gestire la Scandone. Una missione quasi impossibile, che abbiamo affrontato con il massimo impegno – ha dichiarato Santoli in conferenza stampa -. In poche ore abbiamo organizzato un roster per affrontare il campionato, organizzando la vita di ogni singolo giocatore, compresi vitto e alloggio. Sono stati pagati tre lodi, due mensilità ai tesserati e due rate alla FIP, senza lasciare neppure un euro di debito. Questo è stato possibile anche grazie alla sottoscrizione di 400 abbonamenti, per cui ringrazio ancora chi ci ha sostenuto. Ci sono stati dei problemi con il PalaDelMauro, non è stata fatta la voltura dell’energia elettrica a carico del Comune e ora ne paghiamo le conseguenze. Neppure questa era una spesa inserita negli accordi iniziali, ma ce ne siamo fatti carico per far sì che la squadra possa giocare la domenica al PalaDelMauro. A causa dell’azzeramento del capitale sociale mi sono trovato di fronte a due strade: ricapitalizzare o mettere in liquidazione la Scandone. Siccome la Sidigas non poteva ricapitalizzare abbiamo optato per la seconda strada. Basile si occuperà della liquidazione atta solo ad una ricapitalizzazione. Si procederà al piano di ristrutturazione del debito della Sidigas per avere una Scandone finalmente riorganizzata”.
Quel che è certo è che il futuro della Scandone è legato alla Sidigas e al piano di ristrutturazione da presentare in Tribunale: “Da liquidatore avrò il compito di incassare i crediti e pagare i debiti – ha detto Luciano Basile -. La Sidigas ci supporta dal punto di vista tecnico. Tutto è legato al piano di ristrutturazione del debito che l’azienda presenterà a inizio anno. La ricapitalizzazione? Dipendiamo dalla Sidigas, bisognerà capire dove reperire le risorse. La Scandone fa parte del piano di ristrutturazione e si farà riferimento ai flussi di cassa. Il futuro? Si saprà intorno a metà gennaio, quando verrà presentato il piano, poi bisognerà attendere 120 giorni per l’omologazione. In ogni caso la Scandone può essere venduta”.