Sesta giornata di campionato per l’Avellino di mister Roberto Taurino che, dopo la debacle di Latina, sarà chiamato per l’ennesima partita al riscatto. Di fronte il Potenza di mister Siviglia, compagine ancora alla ricerca del primo successo in stagione.
DI SEGUITO LE DICHIARAZIONI DI MISTER ROBERTO TAURINO
CHE AVELLINO SI ASPETTA – «Mi aspetto che la squadra continui sulla strada intrapresa a livello di prestazioni. Spero di portare a casa un risultato diverso da quello di Latina».
LA CONDIZIONE DEL GRUPPO – «Abbiamo qualche acciaccato e stiamo facendo delle valutazioni. Abbiamo qualche problemino ma speriamo di risolverlo».
LA CONTESTAZIONE DEI TIFOSI – «Siamo dei professionisti e siamo tenuti a guardare avanti e a lavorare. Sull’ambiente esterno possiamo incidere solo con i risultati. Sui punti di vista e le prese di posizione possiamo fare ben poco. Non è il massimo non avere un ambiente compatto. Dobbiamo essere coerenti con il nostro mestiere e con l’essere uomo. Dobbiamo prenderci le nostre responsabilità al di là di ciò che succede fuori dal campo».
LA DISCORDANZA CON LE PAROLE DEL PRESIDENTE – «In una democrazia ognuno esprime la propria idea. La diatriba dialettica fra me e il Presidente non esiste. Il Presidente è prima di tutto un tifoso dell’Avellino e sogna di andare in Serie B. Ho semplicemente detto che in questo momento storico è inutile fare grossi proclami. Dobbiamo ritrovare un’idea di squadra, vincere le partite e rimetterci una posizione di classifica più consona. Una grande squadra la fanno solo i risultati e non il blasone o i calciatori. Dobbiamo dimostrare di essere grandi in mezzo al campo».
LA PROMOZIONE – «Parlare di primo posto in questo momento è stupido. Non ha attinenza con la realtà. L’anno scorso il Palermo non è mai stato vicino alla prima posizione ma sono comunque riusciti ad andare sù. Per far si che un sogno possa essere ambito bisogna renderlo reale altrimenti è un sogno che può rimare solo tale».
FACCIA A FACCIA DOPO LA CONFERENZA DEL PRESIDENTE – «Abbiamo parlato e chiarito alcune situazioni. È meglio confrontarsi su queste tematiche».
AVELLINO CON DUE PUNTE – «Non sono un’integralista. Potremmo vedere un Avellino a due punte ma dipende sempre dall’avversario. Le due punte devono avere anche un senso logico. Non cambio per il gusto di cambiare».
I CAMBI DI MARCONE E AYA – «Si può cambiare sempre, ma non sono i risultati a dettare i cambi. La scelta va fatta in base a dei parametri e delle sensazioni. Non posso sostituire un calciatore solo per un errore. Aya a Latina ha fatto una grandissima partita. Sul cross c’è stata una deviazione, poi sul gol non c’è un errore di Marcone».
LE PAROLE DI MANIERO – «Su Maniero abbiamo fatto della valutazioni. Mi è dispiaciuto abbia detto sia stato trattato male. È un ottimo calciatore, nessuno nega le sue qualità, ma nella vita se si vuole qualcosa bisogna dimostrarlo. Se una persona, con ancora un anno di contratto, si presenta in ritiro in quelle condizioni è per me un calciatore che non vuole più stare ad Avellino o non vuole più giocare a calcio. È andato alla Turris e si sta rimettendo in forma. Secondo me non voleva restare più ad Avellino. Preferisco giocare con ragazzi che danno l’anima in mezzo al campo».
IL POTENZA – «La partita deve essere preparata nel migliore dei modi a prescindere dall’avversario. Abbiamo fame di vittoria ma bisogna prestare attenzione. Affrontiamo una squadra con dei calciatori importanti, nonostante i tanti giovani. Hanno Caturano, Del Pinto, Legittimo, tutti calciatori con una signor carriera. Hanno delle qualità e le stanno dimostrando. Ci aspetterà una partita tosta, ma dobbiamo focalizzarci sul nostro approccio e sul nostro atteggiamento. Dobbiamo dare il massimo per portare a casa i tre punti che per me sono vita».