Nuovi sviluppi nell’inchiesta “Treni del Gol” avviata nel 2014, che portò alla retrocessione per illecito sportivo del Catania e alla squalifica di cinque anni al presidente Pulvirenti.
Secondo gli inquirenti sono 11 le partite truccate nella stagione 2013-2014: 5 di Serie A, 5 di Serie B e una di Serie C (Messina-Ischia, forti le accuse a Pietro Lo Monaco all’epoca presidente dei peloritani).
Tra queste c’è pure Avellino-Reggina, terminata 3-0, nota per essere costata 3 punti di penalizzazione, poi ridotti a 2 in appello, alla società biancoverde allora presieduta da Walter Taccone, poi non iscritta al campionato di Serie B 2018-2019.
Per quella gara furono squalificati Izzo e Millesi, ex calciatori dell’Avellino, mentre furono prosciolti dall’accusa di combine altri tesserati irpini (Castaldo, Arini, Peccarisi, Pisacane e Biancolino) oltre al patron Taccone.
Il rinvio a giudizio per undici indagati (tra cui Pulvirenti e l’ex calciatore Terlizzi) dovrebbe essere comunicato entro fine gennaio 2020.
Per quanto riguarda l’eventuale posizione dell’Avellino è immediatamente da chiarire l’estraneità della società sorta l’estate scorsa e ripartita dalla Serie D. Le eventuali sanzioni sarebbero a carico della vecchia U.S. Avellino, quella di Taccone, ancora affiliata alla FIGC anche se non partecipa ad alcun campionato.
Da ricordare, pure, che per la combine di Avellino-Reggina, in quanto società fallita, gli amaranto non subirono sanzioni.
A rischiare grosso è soprattutto il Catania, che pagherebbe nuovamente in termini di penalizzazioni e sanzioni pecuniarie. Pulvirenti, già squalificato per il primo filone dei Treni del Gol, rischia la radiazione.
Le partite che sarebbero state truccate, per favorire un importante giro di scommesse, sono: in Serie A Sampdoria-Chievo, Catania-Atalanta (i bergamaschi attivarono la procedura di autotutela), Parma-Livorno, Napoli-Hellas Verona e Udinese-Sampdoria tutte disputate nell’aprile e maggio 2014.
In Serie B Avellino-Reggina, Crotone-Trapani, Brescia-Juve Stabia, Catania-Perugia e Cittadella-Trapani sempre relative al periodo 2013-2014.
Un tentativo di combine, secondo gli inquirenti, sarebbe andato a vuoto. Quello tra Catania e Trapani a causa del mancato accordo economico tra Pulvirenti e il difensore del Trapani Terlizzi. Per l’accusa il calciatore si rifiutò di truccare l’incontro perchè avrebbe voluto subito i 40mila euro dell’accordo e non a risultato raggiunto come voleva Pulvirenti.