Un girone di ritorno da promozione diretta. Quanti rimpianti per lo stratega Novellino

AVELLINO CALCIO – C’è chi lo chiama miracolo, chi invece preferisce sottolineare la competenza e la sagacia di un tecnico, Walter Novellino, che ha saputo ridare un’anima all’Avellino (che esclusi Laverone e Moretti è lo stesso di inizio anno, al di la di schemi e moduli).  Un girone di ritorno da big. Solo la Spal capolista ha fatto meglio dei biancoverdi: 31 punti per i ferraresi, 26 per D’Angelo e compagni che per le sole sfide del girone di ritorno sarebbero secondi.  Due punti in più del Frosinone, 5 in più del Verona. Addirittura 8 sul Benevento quarto in classifica. Terzo migliore attacco con 20 reti (meglio hanno fatto solo i ragazzi di Semplici ed il Trapani). “I rimpianti sono tanti. Peccato non aver alzato l’asticella”.  E’ stato questo il pensiero dell’allenatore di Montemarano nel post gara dell’Arena Garibaldi. Vedendo il rendimento della sua squadra, è proprio così: 7 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte a 6 giornate dalla fine. 18 punti a disposizione e la possibilità di recuperare ancora posizioni in classifica. Il “rischio” che si possa arrivare a pochi centimetri dal sogno play-off è elevato. Ed i rimpianti, dei tifosi, potrebbero essere maggiori di quelli del tecnico. Perchè sono in tanti, a porsi la domanda: se fosse arrivato prima? Se il cambio tra Toscano e Novellino sarebbe avvenuto dopo i primi contatti, in seguito al ko contro il Frosinone? Sono domande che non avranno di sicuro risposta, ma è lecito chiedersi cosa sarebbe potuto succedere con l’avvento del tecnico di Montemarno con qualche settimana di anticipo.  Ha lavorato sul gruppo, ha cercato di far sentire tutti importanti, ha regalato i suoi insegnamenti a giocatori come Omeonga e Perrotta che a detta di molti non potevano starci in serie B, ha rigenerato Lasik elemento inmprescendibile nel proprio scacchiere, ha lanciato Laverone a sinistra:“Li ci può giocare”. Il maestro Novellino, si è fatto amare, anche da chi lo aveva accolto con scetticisimo. La speranza, è che la sua avventura possa continuare e questo se lo augurano anche quei calciatori che con lui hanno ritrovato la gioia di giocare.  Adesso, va archiviata subito la vittoria contro il Pisa che ha regalato tre quarti di salvezza e bisognerà concentrarsi sul doppio match contro Cesena ed Ascoli, altri due scontri con dirette concorrenti che potrebbero chiudere ogni discorso. Poi ci sarà l’ultimo mese, quello delle quattro gare che per un motivo o per un altro sono sentissime: Benevento, Bari, Salernitana e Latina. Partite in cui l’Avellino senza pensieri e preoccupazioni, potrà provare a dare il meglio di sè e a regalare altre gioie importanti ai propri tifosi.  A giugno si faranno i bilanci, si ragionerà seduti a tavolino. Perchè Taccone ha manifestato la volontà, così come Gubitosa, di tenere Novellino. Ma per blindare il vero fuoriclasse di questa stagione, c’è bisogno di un progetto importante di una squadra che possa ambire, almeno sognare la massima serie. Intanto, hanno provato a farlo i suoi ragazzi ieri sera, stringendolo in un abbraccio ideale, sul pullman della squadra, dopo l’impresa dell’Arena, tre punti ottenuti con coraggio e senza paura…

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