Operazione antimafia a Palermo, duro colpo al clan di Borgo Vecchio

PALERMO (ITALPRESS) – Operazione antimafia a Palermo. Inferto un duro colpo al mandamento mafioso di Porta Nuova e, in particolare, alla famiglia mafiosa di Borgo Vecchio.
I Carabinieri del Comando provinciale hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 14 indagati (1 in carcere, 11 ai domiciliari e 2 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria), ritenuti a vario titolo responsabili dei delitti di concorso esterno in associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, furti, ricettazione ed estorsioni consumate e tentate, tutti reati aggravati dal metodo mafioso e sfruttamento della prostituzione. Il provvedimento è stato emesso dal gip presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia.
L’indagine, coordinata da un gruppo di sostituti diretti dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca, costituisce un’ulteriore fase di un’articolata manovra condotta in maniera parallela e sinergica dal Nucleo Investigativo e dal Nucleo Informativo dei Carabinieri di Palermo sul mandamento mafioso di Porta Nuova e, in particolare, sulla famiglia mafiosa di Borgo Vecchio.
Dalle indagini è emerso uno spaccato caratterizzato dalla continua ricerca, da parte di Cosa nostra, del consenso verso un’ampia fascia della popolazione.
I mafiosi, sottolineano gli inquirenti, “continuano a rivendicare, con resilienza, una specifica ‘funzione socialè, attraverso alcune manifestazioni tipiche della loro protervia criminale”, che si sono esplicitati: nella gestione delle feste rionali; nell’organizzazione dei traffici di stupefacenti (funzionali a rimpinguare la cassa del sodalizio); nella gestione di alcuni gruppi criminali dediti ai furti di veicoli e ai conseguenti cavalli di ritorno, anch’essi funzionali ad alimentare le casse della consorteria.
Nel corso dell’attività d’indagine, inoltre, è emerso un contesto ambientale nell’ambito del quale si sono configurate ingerenze di alcuni esponenti mafiosi palermitani nella risoluzione di alcune controversie sorte all’interno dei gruppi organizzati della tifoseria della locale squadra di calcio.
(ITALPRESS).

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