Piero Braglia: ripercorriamo la carriera dell’allenatore di Grosseto

C’è una forte tradizione che lega gli allenatori toscani alla Campania. Lo abbiamo visto con il Napoli che ha avuto addirittura tre allenatori toscani in meno di 15 anni, con Mazzarri, Sarri e adesso Luciano Spalletti; il Benevento che ha avuto il fiorentino Baroni per due stagioni dal 2016 al 2018, e l’Avellino che ha affidato la panchina al grossetano Piero Braglia: questo per il tecnico sarà il secondo anno alla guida dei “lupi”, anno che si spera porti una soddisfazione alla piazza irpina.

Prima in Coppa Italia: segnali positivi contro la Ternana

Alla luce del passaggio del turno da parte della Ternana ai danni del Bologna in Coppa Italia, il pareggio ottenuto nei 120 minuti da Braglia e i suoi – nel turno precedente in Umbria – acquisisce ancora più valore. La Ternana è una squadra con una società alle spalle che punta a essere assoluta protagonista della Serie B 2021-2022, come confermano anche i siti di giochi e scommesse online a Betfair per cui gli umbri sono fra le squadre favorite per l’accesso ai playoff di categoria per la promozione. L’ottenimento del prestito dal Brescia del centravanti Alfredo Donnarumma è una dimostrazione lampante del progetto della Ternana. 

Per questo motivo il pareggio dell’otto agosto allo stadio “Libero Liberati” di Terni è motivo di fiducia per tutto l’ambiente irpino, che affronterà un girone che più che il raggruppamento Sud della Serie C sembra una Serie “B2”, con squadre, piazze e tifoserie del calibro del Palermo, Bari, Foggia, e poi ancora Messina, Juve Stabia e appunto Avellino. Stadi e ambienti in cui il calcio è nettamente più che un solo sport, è anche rivalsa sociale e un motivo di orgoglio. Affrontare subito una squadra che punta in alto è stato importante, e anche l’ardore e il coraggio di passare in vantaggio al venticinquesimo con D’Angelo ha dimostrato alla critica intera che la squadra campana può essere protagonista.

Da rivedere invece la gestione del match, che è stato rimesso sulla parità dalla rete di Falletti al minuto 62’. Goal criticatissimo dall’Avellino per una probabile posizione di fuorigioco del giocatore umbro che aveva fatto tap-in di testa dopo una respinta della traversa. Si è quindi andati ai tempi supplementari con entrambe le squadre in dieci uomini per le espulsioni di Mignanelli per l’Avellino e Ivan Kontek per la Ternana. 

Allenatore vincente anche in Campania. Può ripetersi ad Avellino

Mister Braglia è allenatore esperto, è vicino alle mille panchine in assoluto, e i freschi risultati con il Cosenza, con il ritorno in Serie B e la salvezza ottenuta l’anno successivo sono testimonianza che il tecnico sa lavorare anche in piazze “calde” come quella calabrese dove la pressione è tanta. Nel suo palmares c’è anche un altra promozione ottenuta in Campania questa volta alla Juve Stabia, squadre che l’Avellino affronterà il quattro settembre nella partita serale di Castellammare di Stabia. Tante luci e una sola ombra per il tecnico di Grosseto: quella di non aver saputo valorizzare Simone Zaza quando l’allenatore aveva il calciatore in squadra alla Juve Stabia nella stagione 2011-2012, solo quattro presenza per lui fino a gennaio. 

Allenatore di carattere e con le idee chiare, Braglia sembra possa essere l’uomo giusto per riportare la squadra irpina nel calcio che le compete. 

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